«Niente Coppa, ma l’hockey è sempre vivo»
NOVARA - E’ sfumata sul filo di lana la possibilità di far tornare il grande hockey, anche se per un solo week end, a Novara. Il 23 dicembre scorso, infatti, la federazione hockey pista e pattinaggio ha deciso le assegnazioni della Coppa Italia di serie A1 e serie A2.
Sarà però il Capannino Follonica a giocare in casa in occasione della Final Eight di Coppa Italia. La società maremmana si è aggiudicata l'organizzazione della finale con un esborso complessivo di poco superiore ai 20mila euro (esattamente 8.000 euro di spese di segreteria e 12.100 di offerta d’asta), sufficiente a battere la concorrenza di CGC Viareggio e del Comune di Novara (rigorosamente nell’ordine) che ha provato a partecipare per portare, sull’onda lunga dei Mondiali di pattinaggio, il primo evento hockeystico del 2017.
Oltre alla Final Eight di serie A1 (che da quest'anno si disputerà su tre giorni con i quarti di finale venerdì 24, le semifinali sabato 25 e la finale domenica 26 febbraio), a Follonica si assegneranno anche la coppa Italia di serie A2 e, per la prima volta, anche la coppa Italia femminile.
A Novara non era stata data grande pubblicità a questa manifestazione d’interesse, come conferma l’assessore allo Sport del Comune di Novara, Federico Perugini: «L’abbiamo saputo lo scorso dicembre. Dopo il successo dei Mondiali e soprattutto tenendo presente la solida tradizione hockeystica della città abbiamo valutato la possibilità di fare qualcosa per uno sport all’apparenza dimenticato, ma novarese doc ed abbiamo incominciato a lavorare».
Innanzitutto la parte economica: alla luce della base d’asta di 13.000 euro totali, il Comune ha offerto, oltre agli 8.000 di segreteria, 5.100 d’offerta, per un totale di 13.100 euro che non sono bastati.
«Tenendo presente – spiega Perugini – che nel nostro caso stiamo parlando di spesa pubblica, certificata, mentre nel caso delle società sportive concorrenti stiamo parlando di spesa privata, differenza non da poco».
Prima di partire per questa avventura, il Comune ha incontrato vari rappresentanti del mondo hockeystico novarese per sondare gli umori e il concreto interesse della città, come si legge nella delibera 359 del 22 dicembre scorso: “in data 19 dicembre – si riporta - si è tenuta una riunione alla presenza di Assessori allo Sport ed alle Attività Produttive (cioè Federico Perugini e Franco Caressa); Presidenti delle due società novaresi attualmente affiliate alla FIPH, Azzurra Hockey Novara e Polisportiva San Giacomo (per l’Azzurra Mario Ferrari e per il S. Giacomo Sergio Ferrarotti); giornalisti sportivi esperti del settore (Renato Ambiel e Gianfranco Capra); ex giocatori del glorioso Hockey Novara (Renzo Zaffinetti).
In detto incontro (che ha visto anche la partecipazione del delegato Coni di Novara, Giovanni Mainardi ndr) è emersa la volontà unanime di collaborare all'organizzazione dell'evento in parola costituendo provvisoriamente un Comitato Promotore che, a seguito dell’eventuale assegnazione, verrà trasformato in Comitato Organizzatore Locale (COL)”. Alla cui guida ci sarebbe stato Mario Armano ex presidente del Coni provinciale e campione olimpico di bob nel 1968.
La delibera prosegue e ritiene “opportuno e qualificante presentare la domanda di partecipazione alla selezione per l'assegnazione della Coppa Italia Hockey su Pista 2017, al fine di rilanciare l'interesse della cittadinanza su uno sport che ha dato lustro alla città di Novara ponendola i vertici delle classifiche di categoria per molti anni”.
Non solo, ma essendo unite le finale di serie A1 e serie A2, la deliberazione chiudeva richiedendo di “subordinare l’accettazione dell'eventuale assegnazione dell'organizzazione della manifestazione in parola, solo ed esclusivamente alla qualificazione della società Azzurra Hockey Novara alle final four di serie A2; ciò al fine di garantire la presenza di un pubblico numeroso”.
Insomma tutto deciso, ma, all’apertura delle buste, a vincere il bando è stato il Capannino Follonica. Un po’ di rammarico, ma l’assessore vede il lato positivo della vicenda: «Abbiamo visto che il sentimento di amore e partecipazione di Novara nei confronti dell’hockey pista non è morto e ci abbiamo provato con il nostro attuale potenziale economico. La coppa Italia, però, - ricorda – si gioca tutti gli anni. Credo che il nostro approccio sia stato quello corretto: prima di metterci in pista abbiamo voluto constatare l’interesse della città per questo sport e siamo riusciti a mettere attorno a un tavolo tutto gli addetti ai lavori. Per quanto riguarda – conclude - le risorse economiche che abbiamo stanziato. Perché no? Potremo pensare di utilizzarle per la crescita dell’hockey novarese e per sostenere le prossime iniziative. Perchè l’hockey pista a Novara non è morto, anzi».
Sandro Devecchi
NOVARA - E’ sfumata sul filo di lana la possibilità di far tornare il grande hockey, anche se per un solo week end, a Novara. Il 23 dicembre scorso, infatti, la federazione hockey pista e pattinaggio ha deciso le assegnazioni della Coppa Italia di serie A1 e serie A2.
Sarà però il Capannino Follonica a giocare in casa in occasione della Final Eight di Coppa Italia. La società maremmana si è aggiudicata l'organizzazione della finale con un esborso complessivo di poco superiore ai 20mila euro (esattamente 8.000 euro di spese di segreteria e 12.100 di offerta d’asta), sufficiente a battere la concorrenza di CGC Viareggio e del Comune di Novara (rigorosamente nell’ordine) che ha provato a partecipare per portare, sull’onda lunga dei Mondiali di pattinaggio, il primo evento hockeystico del 2017.
Oltre alla Final Eight di serie A1 (che da quest'anno si disputerà su tre giorni con i quarti di finale venerdì 24, le semifinali sabato 25 e la finale domenica 26 febbraio), a Follonica si assegneranno anche la coppa Italia di serie A2 e, per la prima volta, anche la coppa Italia femminile.
A Novara non era stata data grande pubblicità a questa manifestazione d’interesse, come conferma l’assessore allo Sport del Comune di Novara, Federico Perugini: «L’abbiamo saputo lo scorso dicembre. Dopo il successo dei Mondiali e soprattutto tenendo presente la solida tradizione hockeystica della città abbiamo valutato la possibilità di fare qualcosa per uno sport all’apparenza dimenticato, ma novarese doc ed abbiamo incominciato a lavorare».
Innanzitutto la parte economica: alla luce della base d’asta di 13.000 euro totali, il Comune ha offerto, oltre agli 8.000 di segreteria, 5.100 d’offerta, per un totale di 13.100 euro che non sono bastati.
«Tenendo presente – spiega Perugini – che nel nostro caso stiamo parlando di spesa pubblica, certificata, mentre nel caso delle società sportive concorrenti stiamo parlando di spesa privata, differenza non da poco».
Prima di partire per questa avventura, il Comune ha incontrato vari rappresentanti del mondo hockeystico novarese per sondare gli umori e il concreto interesse della città, come si legge nella delibera 359 del 22 dicembre scorso: “in data 19 dicembre – si riporta - si è tenuta una riunione alla presenza di Assessori allo Sport ed alle Attività Produttive (cioè Federico Perugini e Franco Caressa); Presidenti delle due società novaresi attualmente affiliate alla FIPH, Azzurra Hockey Novara e Polisportiva San Giacomo (per l’Azzurra Mario Ferrari e per il S. Giacomo Sergio Ferrarotti); giornalisti sportivi esperti del settore (Renato Ambiel e Gianfranco Capra); ex giocatori del glorioso Hockey Novara (Renzo Zaffinetti).
In detto incontro (che ha visto anche la partecipazione del delegato Coni di Novara, Giovanni Mainardi ndr) è emersa la volontà unanime di collaborare all'organizzazione dell'evento in parola costituendo provvisoriamente un Comitato Promotore che, a seguito dell’eventuale assegnazione, verrà trasformato in Comitato Organizzatore Locale (COL)”. Alla cui guida ci sarebbe stato Mario Armano ex presidente del Coni provinciale e campione olimpico di bob nel 1968.
La delibera prosegue e ritiene “opportuno e qualificante presentare la domanda di partecipazione alla selezione per l'assegnazione della Coppa Italia Hockey su Pista 2017, al fine di rilanciare l'interesse della cittadinanza su uno sport che ha dato lustro alla città di Novara ponendola i vertici delle classifiche di categoria per molti anni”.
Non solo, ma essendo unite le finale di serie A1 e serie A2, la deliberazione chiudeva richiedendo di “subordinare l’accettazione dell'eventuale assegnazione dell'organizzazione della manifestazione in parola, solo ed esclusivamente alla qualificazione della società Azzurra Hockey Novara alle final four di serie A2; ciò al fine di garantire la presenza di un pubblico numeroso”.
Insomma tutto deciso, ma, all’apertura delle buste, a vincere il bando è stato il Capannino Follonica. Un po’ di rammarico, ma l’assessore vede il lato positivo della vicenda: «Abbiamo visto che il sentimento di amore e partecipazione di Novara nei confronti dell’hockey pista non è morto e ci abbiamo provato con il nostro attuale potenziale economico. La coppa Italia, però, - ricorda – si gioca tutti gli anni. Credo che il nostro approccio sia stato quello corretto: prima di metterci in pista abbiamo voluto constatare l’interesse della città per questo sport e siamo riusciti a mettere attorno a un tavolo tutto gli addetti ai lavori. Per quanto riguarda – conclude - le risorse economiche che abbiamo stanziato. Perché no? Potremo pensare di utilizzarle per la crescita dell’hockey novarese e per sostenere le prossime iniziative. Perchè l’hockey pista a Novara non è morto, anzi».
Sandro Devecchi