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Orta rende omaggio a Germinal Casado

Sabato 3 agosto alle 11 verrà scoperto un busto nei giardini a lago di Villa Bossi.

Orta rende omaggio a Germinal Casado
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Orta rende omaggio a Germinal Casado (nella foto) uno dei suoi cittadini più illustri, coreografo, ballerino, attore, scrittore e direttore di scena scomparso a 81 anni nel marzo 2016.

Germinal Casado, quarant'anni a Orta

Nell’antico borgo cusiano Germinal Casado aveva trasferito la propria residenza verso la fine degli anni ’70. Sabato 3 agosto alle 11 verrà scoperto un busto che lo ritrae, opera dello scultore Gilberto Carpo. Sarà collocato nei giardini a lago di Villa Bossi intitolati a Maria Giulia Cardini "ortese, partigiana, combattente e insegnante” accanto a un’altra scultura raffigurante l’attore e regista Carl Heinz Schroth morto a Monaco di Baviera nel 1989. Anche lui legato a Orta, protagonista in Germania in oltre sessanta film girati tra il 1931 e il 1989, ma anche di alcuni telefilm dell’Ispettore Derrick. Originario di Casablanca dove era nato nel 1934 da genitori spagnoli, Casado decise di diventare ballerino a 18 anni dopo aver assistito alla rappresentazione “Jeunesses Musicales de France”. Allievo di Nicolas Zverev e Nina Léontieff, debuttò nella compagnia di Paul Goubé nel 1955. Due anni dopo Maurice Béjart lo ingaggiò nella sua compagnia Ballet du XXe siècle, dove rimase per tredici anni esprimendosi anche nell'ambito delle scenografie e dei costumi, arrivando a collaborare con Salvador Dalí.

Una compagnia di balletto nei teatri di tutto il mondo

Cessata nel 1977 l’attività di ballerino, rimase sempre legato al mondo della danza e dello spettacolo come direttore della compagnia di balletto “Danza Viva” con sede a Karlsruhe che venne portato in scena nei teatri di tutto il mondo. Nel 1990 venne insignito della Croce al merito della Repubblica Federale Tedesca dall’allora presidente Richard von Weizsäcker per la divulgazione della cultura tedesca all'estero. «In Italia – ricorda l’amico ortese Giulio Ragnoli – aveva lavorato anche con Carla Fracci. Era innamorato di Orta e coltivava il sogno di allestire in piazza Motta un grande balletto. Purtroppo non se ne fece nulla perché non ottenne l’autorizzazione a portare sul lago lo spettacolo». Orta però non lo ha dimenticato e già lo scorso anno grazie a Ragnoli era stata allestita un’importante mostra dei bozzetti che Casado aveva creato per i suoi spettacoli. «Circa 2000 di questi figurini – spiega Ragnoli –li ho donati alla Fondazione Archivio della danza di Colonia perché in Italia non esiste nulla di simile. Altri quattrocento bozzetti li ho trattenuti e potranno essere esposti in pubblico». Anche Miasino ogni anno ricorda il grande ballerino dedicandogli l’Opera Festival di Villa Nigra.
Carlo Panizza

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