Caos Barcellona, novaresi bloccati VIDEO
Erano in vacanza: «Ci siamo trovati in plaça de Catalunya proprio nel cuore della manifestazione. Un caos micidiale».
Una comitiva di novaresi ha trascorso il weekend a Barcellona. Trasferta programmata da tempo, venuta però a coincidere con la diffusione della sentenza di condanna decisa dai giudici della Corte suprema spagnola contro 12 leader separatisti catalani in conseguenza alla proclamazione unilaterale d'indipendenza della Catalogna.
Caos Barcellona, novaresi bloccati
Per reazione, da lunedì, politici e cittadini che sostengono il diritto della regione autonoma a separarsi dalla madre patria sono scesi nelle piazze per le strade di Barcellona a protestare. E proprio lunedì è proseguito con disagi il tour del gruppo proveniente da Borgolavezzaro sotto la guida di Bruno Radice dell’associazione Burgum Lavezarium. «Lunedì ci siamo trovati in plaça de Catalunya proprio nel cuore della manifestazione - racconta Radice -. Un caos micidiale: i manifestanti hanno bloccato la città, sospesi tutti i mezzi pubblici e, nonostante il corteo pacifico (almeno fino a quel momento, ndr) che ci siamo trovati costretti ad attraversare più volte, i disagi non sono mancati. Nessun timore, né percezione di pericolo, né scene di violenza nelle zone dove siamo stati noi. Abbiamo però dovuto modificare il nostro programma».
Barcellona, mezzi pubblici sospesi
«Il pullman che lunedì in serata ci avrebbe dovuti portare in aeroporto non è potuto arrivare in centro città, ormai “off limits” - prosegue Radice -. Lo abbiamo raggiunto noi, con la metropolitana, in una zona periferica. Ci ha portati in superstrada verso l’aeroporto fino a quando non è rimasto bloccato dai manifestanti con il resto del traffico.
Come molte centinaia di altri turisti, abbiamo dovuto prendere i nostri bagagli e proseguire in superstrada a piedi in mezzo ai veicoli per 3 km per arrivare all’aeroporto, “blindato” dalla Polizia che distingueva i manifestanti dai turisti, facendo entrare questi ultimi.
Fortunatamente il nostro volo non era tra il centinaio cancellato per la giornata e abbiamo potuto fare rientro in Italia».
Barcellona, una sentenza pesante
La Catalogna si era proclamata indipendente dalla Spagna con il referendum dell'ottobre 2017. Consultazione considerata illegale dal governo di Madrid. Sui leader separatisti catalani sono piombate condanne pesanti: da 9 a 13 anni di carcere per i reati di sedizione, malversazione, disobbedienza. E un nuovo mandato di arresto internazionale per l'ex presidente Carles Puigdemont.
Le manifestazioni di protesta a Barcellona erano iniziate pacificamente lunedì, poi si sono purtroppo trasformate, martedì e ieri, in guerriglia urbana. Oltre quaranta gli arresti.
ari.mar.