Brucia sterpaglie ad Armeno e causa un incendio: denunciato un cittadino omegnese
Sul posto oltre ai carabinieri forestali anche i volontari dell'Aib.
Dopo l'episodio di Bolzano Novarese, un'altra persona è stata denunciata dai carabinieri forestali per incendio boschivo colposo.
Brucia sterpaglie e causa un incendio che manda in fumo 1000 metri quadri di bosco
Un cittadino residente a Omegna è stato denunciato dai carabinieri forestali con l'accusa di incendio boschivo colposo. L'uomo infatti stava bruciando sterpaglie nella campagna di Armeno, sulle colline del lago d'Orta. Ma non sarebbe stato in grado di contenere le fiamme: a quanto pare sono da imputare a questa attività le cause di un incendio che ha mandato in fumo 1000 metri quadri di bosco nel pomeriggio di mercoledì 4 marzo. A comunicarlo sono i carabinieri forestali del gruppo di Novara:
Il giorno 04 scorso, intorno alle ore 15, è divampato un incendio boschivo ad Armeno (No), in località “Bassola”. L’incendio, grazie al tempestivo intervento dei Volontari A.I.B., veniva prontamente spento, riducendo al minimo il danno ambientale ed i rischi per la pubblica incolumità. Il fuoco, alla fine, ha interessato circa 1.000 mq. di bosco e sottobosco, senza causare danni a persone o cose. Il puntuale intervento della Stazione Carabinieri Forestale di Gozzano consentiva di individuare prontamente anche l’autore del fatto. Si tratta di un cittadino italiano residente ad Omegna (Vb). Questi è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per incendio boschivo colposo. L’incendio sembra doversi imputare, ancora una volta, ad un imprudente abbruciamento di residui vegetali, in conseguenza ad operazioni di ripulitura del fondo di proprietà dello stesso indagato. Le fiamme, sfuggite al suo controllo, hanno interessato, seppur marginalmente, l’area boschiva immediatamente limitrofa.
Il reato di incendo boschivo colposo:
Questi giorni anche nell'alta provincia di Novara è valida l'ordinanza regionale con il divieto assoluto di accendere fuochi in campagna: l'inverno siccitoso e il clima ventoso infatti rendono molto facile la propagazione di incendi in campagna.
Il reato di incendio boschivo colposo - scrivono i carabinieri forestali - è reato grave, sanzionato dal Codice Penale con la pena della reclusione da uno a cinque anni. Inoltre, essendo stata effettuata un’accensione in area boschiva in periodo di dichiarata massima pericolosità, all’autore è stata anche contestata violazione amministrativa con sanzione da € 2.064. Si rammenta che, nonostante le recenti precipitazioni, l’inverno assai siccitoso e le condizioni ambientali stagionali comunque favorevoli alla diffusione del fuoco, impongono molta prudenza a chiunque operi in prossimità di area boschiva. Inoltre, è bene ricordare, che si incorre nel reato anche ove l’incendio metta semplicemente in pericolo il bosco senza un reale o grave danneggiamento dello stesso. Basta solo una potenziale suscettività ad espandersi in area boscata per concretizzare il reato di incendio boschivo. Si rammenta che, in considerazione dell’accresciuto livello di rischio stagionale, dal 6 febbraio scorso, la Regione ha emesso Determina di massima pericolosità per incendi boschivi. Ciò impone l’adozione, da parte di tutti, di comportamenti particolarmente prudenti e di evitare ogni accensione in prossimità di area boschiva. Si raccomanda, pertanto, la massima attenzione e di evitare, in area naturale, ogni accensione che possa determinare, anche solo potenzialmente, situazioni di rischio. L’azione di vigilanza è stata rafforzata e verrà mantenuto un livello di attenzione molto elevato sino al permanere di tali condizioni di rischio.