Scomparsa dell’ex sindaco Correnti: il cordoglio del Foro novarese

Scomparsa dell’ex sindaco Correnti: il cordoglio del Foro novarese
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NOVARA, Un uomo, un avvocato, un politico dai grandi principi, sempre aperto e disponibile al confronto, pur con quel suo aspetto che, a volte, sembrava burbero, ma che così non era.Questo un breve ritratto fatto da chi, probabilmente, lo conosceva di più, i suoi colleghi del Foro novarese, dell’avvocato Gianni Correnti, morto a 76 anni giovedì in tarda mattinata, all’ospedale di Novara (stamani, alle 10, i funerali nella chiesa di Agognate dei frati domenicani). Un uomo schietto, che amava dire le cose come erano, senza tanti giri di parole, ma che, al contempo, sapeva mediare e ascoltare e, soprattutto, dare una mano ai colleghi più giovani. «L’avvocato Correnti – ricorda il collega Remigio Belcredi, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Novara – è sicuramente stata una delle colonne portanti del Foro novarese, un pilastro del nostro Tribunale. E’ stato un grande penalista, molto preparato. Uno dei migliori penalisti che io abbia mai ascoltato e conosciuto. Ha avuto anche una carriera politica, un avvocato prestato alla politica. Mancherà molto. Sarà un modello da indicare ai giovani avvocati». Il presidente della locale Camera penale (di cui fu presidente anche lo stesso Correnti), l’avvocato Roberto Rognoni: «Un collega, un avvocato con la A maiuscola. Una toga tosta (dal nome di un premio assegnato dall’Unione delle Camere penali italiane, ndr); un uomo e un professionista sempre con la schiena dritta, grande come avvocato e anche nel suo impegno politico, dove ha sempre saputo mantenere alti i principi in cui credeva. Negli anni in cui era parlamentare, anni difficili per la politica italiana, ha sostenuto l’importanza dei diritti e della garanzia. Un grande esempio di comportamento. Sempre a disposizione anche per la nostra scuola della Camera penale. Mancherà tanto a tutti». Proprio sul sito web della locale Camera penale, dove teneva una sua rubrica, l’ultimo scritto, risalente all’agosto scorso.Un ricordo dell’avvocato Correnti arriva anche dal resto del direttivo e dell’intera Camera penale: «Sei stato un galantuomo con la toga, un irriducibile delle garanzie di tutti, anche degli ultimi. La Camera penale di Novara non ti dimenticherà. Ciao Gianni». A ricordare il collega anche l’avvocato Renzo Inghilleri, anche lui già presidente della Camera penale cittadina: «E’ stato un punto di riferimento fermo per noi avvocati, che abbiamo iniziato dopo di lui la professione. Non faceva l’avvocato, era un avvocato. Svolgeva la professione con grande passione e competenza. Credeva in principi e valori che reputava irrinunciabili, come la libertà di esprimere sempre e comunque la propria opinione. Credo che l’abbia sempre fatto, anche da politico. A volte andando anche contro le indicazioni del partito cui aderiva. Per noi avvocati un grande esempio. Questa autonomia e indipendenza di pensiero devono essere una lezione per tutti».Monica Curino
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola sabato 15 ottobre

NOVARA, Un uomo, un avvocato, un politico dai grandi principi, sempre aperto e disponibile al confronto, pur con quel suo aspetto che, a volte, sembrava burbero, ma che così non era.Questo un breve ritratto fatto da chi, probabilmente, lo conosceva di più, i suoi colleghi del Foro novarese, dell’avvocato Gianni Correnti, morto a 76 anni giovedì in tarda mattinata, all’ospedale di Novara (stamani, alle 10, i funerali nella chiesa di Agognate dei frati domenicani). Un uomo schietto, che amava dire le cose come erano, senza tanti giri di parole, ma che, al contempo, sapeva mediare e ascoltare e, soprattutto, dare una mano ai colleghi più giovani. «L’avvocato Correnti – ricorda il collega Remigio Belcredi, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Novara – è sicuramente stata una delle colonne portanti del Foro novarese, un pilastro del nostro Tribunale. E’ stato un grande penalista, molto preparato. Uno dei migliori penalisti che io abbia mai ascoltato e conosciuto. Ha avuto anche una carriera politica, un avvocato prestato alla politica. Mancherà molto. Sarà un modello da indicare ai giovani avvocati». Il presidente della locale Camera penale (di cui fu presidente anche lo stesso Correnti), l’avvocato Roberto Rognoni: «Un collega, un avvocato con la A maiuscola. Una toga tosta (dal nome di un premio assegnato dall’Unione delle Camere penali italiane, ndr); un uomo e un professionista sempre con la schiena dritta, grande come avvocato e anche nel suo impegno politico, dove ha sempre saputo mantenere alti i principi in cui credeva. Negli anni in cui era parlamentare, anni difficili per la politica italiana, ha sostenuto l’importanza dei diritti e della garanzia. Un grande esempio di comportamento. Sempre a disposizione anche per la nostra scuola della Camera penale. Mancherà tanto a tutti». Proprio sul sito web della locale Camera penale, dove teneva una sua rubrica, l’ultimo scritto, risalente all’agosto scorso.Un ricordo dell’avvocato Correnti arriva anche dal resto del direttivo e dell’intera Camera penale: «Sei stato un galantuomo con la toga, un irriducibile delle garanzie di tutti, anche degli ultimi. La Camera penale di Novara non ti dimenticherà. Ciao Gianni». A ricordare il collega anche l’avvocato Renzo Inghilleri, anche lui già presidente della Camera penale cittadina: «E’ stato un punto di riferimento fermo per noi avvocati, che abbiamo iniziato dopo di lui la professione. Non faceva l’avvocato, era un avvocato. Svolgeva la professione con grande passione e competenza. Credeva in principi e valori che reputava irrinunciabili, come la libertà di esprimere sempre e comunque la propria opinione. Credo che l’abbia sempre fatto, anche da politico. A volte andando anche contro le indicazioni del partito cui aderiva. Per noi avvocati un grande esempio. Questa autonomia e indipendenza di pensiero devono essere una lezione per tutti».Monica Curino
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola sabato 15 ottobre

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