Anche dal Novarese parte la campagna "Salva un artista" della Fem Spettacoli
L'iniziativa del gruppo di artisti di diverse regioni italiane.
"Salva un artista" è l'appello lanciato da una maglietta realizzata dalla Fem Spettacoli, associazione che riunisce artisti in tutto il nord Italia e di cui fa parte una famiglia di Borgo Ticino.
"Salva un artista": la maglietta solidale con chi non lavora da marzo
«Basterebbero 10 persone che facciano un versamento oneroso e io faccio passare un Natale sereno a 7 o 8 famiglie». E’ l’appello che arriva da Imperia da Nadir Spagnolo, fondatore della FEM Spettacoli, grande famiglia di artisti di ogni genere della quale fanno parte anche i Fluffy Puppets, una famiglia di Borgo Ticino che nel primo lockdown (e anche in questa seconda chiusura) ha proposto uno speciale modo di fare gli auguri per i compleanni e per Natale, tramite un teatro di burattini creati con materiali di riciclo. I Fluffy Puppets (che al secolo sono Arianna Falla, Bryce Buntin e la loro bambina di 5 anni) assieme agli altri componenti della FEM Spettacoli hanno creato una maglietta da vendere per sostenere chi, da marzo, non ha più lavorato a causa della pandemia e non ha percepito un euro dei ristori promessi dal Governo.
"Le partite iva delle associazioni culturali non sono state considerate"
«Il FUS (fondo unico per lo spettacolo, ndr) - spiega Nadir Spagnolo, della storica famiglia circense di origini oleggesi Spagnolo/Carrara - all’inizio dell’emergenza aveva promesso che i ristori per il mancato lavoro sarebbero arrivati, ma non è andata proprio così. Le partite iva delle associazioni culturali non sono state considerate. Dopo 9 mesi, su 35 artisti che compongono FEM spettacoli da diverse regioni italiane (Piemonte, Liguria, Veneto e Toscana) sono solo una decina quelli che hanno preso i famosi 600 euro di marzo, diventati poi 1000 in seguito. Più della metà di noi da marzo a oggi non ha percepito assolutamente niente. Inoltre per tutti i lavori che avevamo durante quest’anno e che sono stati annullati per Covid non c’è stato nessun tipo di rimborso, come capiterebbe normalmente se dovesse saltare uno spettacolo in piazza per maltempo. Ma lo Stato dov’è? Ti chiamano per qualsiasi cosa, ma quando hai bisogno tu non esisti. Per questo ci è venuta l’idea di creare una forma di sostegno per tutti gli artisti del gruppo: una maglietta con un disegno che lanciasse un messaggio».
L'immagine contro il potere forte
La maglietta reca una vignetta realizzata da Aura Coppa, con l’appello chiaro: «Salva gli artisti»: «La figura con le forbici in mano non è Conte né nessun ministro - precisa Spagnolo - ma è il potere forte che taglia i tessuti degli artisti. Il nostro obiettivo è di venderne il più possibile per sostenere gli artisti del gruppo, perché dallo Stato non arriva nulla». Molti artisti stanno proponendo i loro spettacoli su internet, vendendo al pubblico un codice per poterli seguire in streaming, ma l’arte della FEM Spettacoli, nata 25 anni fa riunendo artisti di strada, non può seguire questo canale: «A chi ci suggerisce di vendere spettacoli online diciamo che siamo contrari - così Spagnolo - certe cose funzionano in presenza. Anche i prossimi mesi saranno duri: di solito a gennaio febbraio lavoriamo tutti moltissimo con i carnevali, siamo anche a quelli di Venezia e di Viareggio, ma sono stati annullati tutti anche quelli. Se non lavoreremo neanche a febbraio sarà molto difficile. . L’altro desiderio che vorremmo esaudire con la vendita delle magliette sarebbe suscitare l’interessamento di qualche associazione, che possa sostenerci con delle donazioni: basterebbe davvero poco. Date una mano agli artisti, perché dallo Stato non arriva nulla».
Chi fosse interessato a partecipare, può consultare il sito del gruppo: www.femspettacoli.com, la pagina Facebook «Fem Spettacoli» oppure scrivere su Whatsapp o SMS al numero 338 9700357.