A Meina con il centro "La compagnia" distribuite un centinaio di borse alimentari
La rete di aiuti continua il suo lavoro sul territorio.
Borse alimentari per le famiglie bisognose distribuite dai volontari del centro solidale meinese "La compagnia".
Meina: con "La compagnia" un centinaio di borse alimentari per le famiglie bisognose
I volontari del centro di solidarietà meinese «La compagnia» non si sono fermati con la pandemia, anzi hanno lavorato più del normale, arrivando a raggiungere un centinaio di famiglie su tutto il territorio. Guidati dal presidente Fabio Saini, portano borse alimentari a domicilio a famiglie indigenti. «Le nostre statistiche si mantengono costanti - dice Saini - chi era in difficoltà economica per via del coronavirus si è rivolto al comune di Arona con i vari aiuti dei Servizi sociali. Durante la seconda ondata siamo rimasti operativi, in presenza ci siamo trovati in minor numero e più spesso. La consegna viene fatta in modo da mantenere il rapporto di amicizia di sempre, ma con le dovute precauzioni. A volte il ricevente ha timore o è in condizione di salute che richiedono prudenza. Abbiamo avuto qualche donazione da parte di aziende della zona: una ha deciso a fine anno di devolvere circa 500 euro, che noi abbiamo speso in un supermercato della zona in alimenti da distribuire. Ci piange il cuore, ma lo scorso anno non si è potuto svolgere "Donacibo", con la sensibilizzazione nelle scuole a donare ai meno fortunati, tornerà quando ci saranno le condizioni per riproporlo. Era stata un'iniziativa capillare: molti plessi del nostro territorio aderirono e sarebbe bello sbloccarlo prima di Pasqua. Stiamo ancora beneficiando come associazione dei ricavati da un libro scritto da un cittadino rumeno che adesso vive con la famiglia e lavora in una ditta del territorio. La famiglia mi era stata segnalata nel 2019, andai a trovarli nella primavera 2020, erano senza lavoro. Erano persone molto sorridenti e discrete, davano l'idea di avere davvero voglia di lavorare. Lo aiutammo a trovare un impiego, lui con un trascorso di pugile in patria. Aveva già scritto un libro sulla sua vicenda sportiva e adesso un altro sulla sua esperienza di vita in Italia. Ha venduto delle copie ai colleghi di lavoro per poi girare i proventi alla nostra causa: con grande dignità si è assunto le spese della tipografia».