Il museo civico archeologico di Arona intitolato a Khaled al-Asaad

Il museo civico archeologico di Arona intitolato a Khaled al-Asaad
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ARONA - Il museo civico archeologico “senza nome” intitolato a Khaled al-Asaad. La cerimonia voluta dall’Amministrazione comunale si è svolta, domenica 11 settembre, in piazza san Graziano. A scoprire la targa il sindaco Alberto Gusmeroli insieme a Mauro Ramoni invitato dal primo cittadino perché, come ha spiegato in apertura, «bisogna avere l’onestà intellettuale di rendere merito ha chi ha proposto l’idea», con la presenza di Luciana Trovato, direttrice del museo, che ha presentato la figura del professore ucciso lo scorso anno a Palmira (oggi Tadmur) sulla via della seta. La scelta è ricaduta sull’archeologo siriano per l’altissimo valore etico della sua intera esistenza e l’estrema drammaticità della sua morte quando, sacrificando la propria vita in nome dei più alti ideali di altruismo e di rispetto per la cultura e la tradizione, ha offerto al mondo intero un luminosissimo esempio di coraggio, amore per la conoscenza e per il prossimo e fedeltà estrema alla propria missione. 
Una cerimonia aperta dalle note della banda di Castelletto Ticino e dal Circo Clap di Arona, con l’inno suonato dal trombettista aronese Luca Omodei Zorini. L’evento si è svolto in concomitanza con la giornata conclusiva del festival “Il Teatro sull’Acqua” e un giorno di ricordo come quello che l’11 settembre nel mondo rappresenta: «Un giorno di tristezza e di ricordo - ha detto Gusmeroli, che tra l’altro ha aggiunto - Sarebbe stato felice l’ex sindaco Antonio Catapano mancato anch’egli un anno fa di ricordare e apprezzare questa figura che ha dedicato la sua vita alla cultura, all’arte e all’archeologia». 
Dal discorso del primo cittadino è emerso anche un legame tra il luogo dove il 15 agosto 2015 perse la vita Khaled al-Asaad e Arona: «Palmira è patrimonio dell’Unesco, come lo sono i Lagoni di Mercurago: c’è un’unità di intenti e di valori dietro a questa intitolazione. Avevamo invitato anche il presidente della Repubblica e Vittorio Sgarbi, che sicuramente sarà ad Arona l’anno prossimo con l’Unitre. C’è da ricordare come il museo archeologico custodisca e conservi il secondo calco, risalente al 1861 della prima ruota trovata proprio ai Lagoni (la ruota originale non esiste più, il primo calco si trova invece a Torino). Da oggi – l’invito ai presenti - soffermatevi su quello che è il museo archeologico perché una civiltà che non preserva la propria storia e cultura è destinata a morire». 
m.n.b.

ARONA - Il museo civico archeologico “senza nome” intitolato a Khaled al-Asaad. La cerimonia voluta dall’Amministrazione comunale si è svolta, domenica 11 settembre, in piazza san Graziano. A scoprire la targa il sindaco Alberto Gusmeroli insieme a Mauro Ramoni invitato dal primo cittadino perché, come ha spiegato in apertura, «bisogna avere l’onestà intellettuale di rendere merito ha chi ha proposto l’idea», con la presenza di Luciana Trovato, direttrice del museo, che ha presentato la figura del professore ucciso lo scorso anno a Palmira (oggi Tadmur) sulla via della seta. La scelta è ricaduta sull’archeologo siriano per l’altissimo valore etico della sua intera esistenza e l’estrema drammaticità della sua morte quando, sacrificando la propria vita in nome dei più alti ideali di altruismo e di rispetto per la cultura e la tradizione, ha offerto al mondo intero un luminosissimo esempio di coraggio, amore per la conoscenza e per il prossimo e fedeltà estrema alla propria missione. 
Una cerimonia aperta dalle note della banda di Castelletto Ticino e dal Circo Clap di Arona, con l’inno suonato dal trombettista aronese Luca Omodei Zorini. L’evento si è svolto in concomitanza con la giornata conclusiva del festival “Il Teatro sull’Acqua” e un giorno di ricordo come quello che l’11 settembre nel mondo rappresenta: «Un giorno di tristezza e di ricordo - ha detto Gusmeroli, che tra l’altro ha aggiunto - Sarebbe stato felice l’ex sindaco Antonio Catapano mancato anch’egli un anno fa di ricordare e apprezzare questa figura che ha dedicato la sua vita alla cultura, all’arte e all’archeologia». 
Dal discorso del primo cittadino è emerso anche un legame tra il luogo dove il 15 agosto 2015 perse la vita Khaled al-Asaad e Arona: «Palmira è patrimonio dell’Unesco, come lo sono i Lagoni di Mercurago: c’è un’unità di intenti e di valori dietro a questa intitolazione. Avevamo invitato anche il presidente della Repubblica e Vittorio Sgarbi, che sicuramente sarà ad Arona l’anno prossimo con l’Unitre. C’è da ricordare come il museo archeologico custodisca e conservi il secondo calco, risalente al 1861 della prima ruota trovata proprio ai Lagoni (la ruota originale non esiste più, il primo calco si trova invece a Torino). Da oggi – l’invito ai presenti - soffermatevi su quello che è il museo archeologico perché una civiltà che non preserva la propria storia e cultura è destinata a morire». 
m.n.b.

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