Fondazione Comunità Novarese lancia il Fondo contro la Povertà
"Uniti per contrastare la povertà che avanza".
Insieme doniamo fiducia: con una base di partenza di 260.000 euro e una Rete efficace
di soggetti fondamentali del territorio, Fondazione Comunità Novarese onlus lancia il Fondo contro la povertà.
Il Fondo
Insieme doniamo fiducia; uniti per contrastare la povertà che avanza. Novara e il suo territorio rispondono, con energia, all’iniziativa lanciata da Fondazione Cariplo per arginare le diverse tipologie di povertà (alimentare, energetica, digitale, educativa, etc...), in aumento nell’ultimo
anno, a causa della pandemia Covid-2019 Con l’obiettivo di “contrastare l’aggravio delle povertà”, Fondazione Cariplo ha, infatti, promosso la costituzione di fondi erogativi locali, gestiti direttamente dalle Fondazioni di Comunità, impegnandosi a destinare complessivamente 1.300.000 euro, a cui si aggiungono 300.000 euro messi a disposizione da Fondazione Peppino Vismara.
Una modalità di intervento che nasce dall’ascolto e dal protagonismo degli attori prossimi al bisogno di ciascun territorio, per declinare la sfida a seconda delle necessità, delle competenze e delle dinamiche territoriali.
Così Giovanni Fosti
Queste le parole di Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo: “Le nuove povertà sono un problema che riguarda tutti: si tratta di un’ingiustizia inaccettabile che aumenta le distanze tra le persone oggi e le amplifica nel futuro, perché per crescere come Paese abbiamo bisogno di comunità forti che sappiano prendersi cura dei più fragili. Fondazione Cariplo e le Fondazioni di Comunità lavorano in Rete, da sempre, per costruire le condizioni del futuro di tutti”.
“Abbiamo una grande responsabilità - aggiungono Davide Maggi, membro del Consiglio di Amministrazione e Mauro Nicola, membro della Commissione Centrale di Beneficenza, entrambi novaresi - Questo è il momento di agire e oggi l’emergenza è il sostegno alle persone in difficoltà economica. Siamo convinti che le comunità locali sapranno raccogliere questo impegno; ciascuno conosce i problemi del suo territorio e le categorie maggiormente in difficoltà. Solo una fitta rete di solidarietà può rispondere alle richieste di aiuto”.