Invorio in lutto per il gigante buono Edoardo Curioni
Il ricordo delle persone che lo avevano conosciuto.
Giovedì 22 aprile è morto Edoardo Curioni, aveva 74 anni e a Invorio era molto conosciuto per il suo impegno e la sua convivialità.
Addio al gigante buono Edoardo Curioni
Idraulico gentile, gigante buono, anima di molte feste e valido commensale. Questo è molto altro era Edoardo Curioni, morto giovedì 22 aprile. Era nato nel 1947 ed era conosciuto da molte persone per l'impegno civile in diverse associazioni del paese. Notorietà incrementata dalla locanda gestita dalla madre Virginia, in via Dottor Martinoli, dove lo si poteva trovare insieme alla nonna Maddalena. Dopo le scuole medie si iscrisse e diplomò perito elettronico all'Istituto tecnico industriale "Cobianchi" di Verbania. Dopo una parentesi come operaio alla Nuova fima, per molti anni intraprese la professione di idraulico, portando avanti la ditta lasciatagli dal padre Paolo. In tanti hanno apprezzato la sua viva passione per il calcio: «Si era formata la società calcistica Unione Invoriese - ricorda l'ex sindaco Dario Piola - Edoardo venne ingaggiato nel ruolo di libero. Negli annuari calcistici delle serie minori si descrive la sua doppia punizione, ero presente io stesso con la maglia numero 9 sulla schiena. Un tiro da fermo da metà campo finito all'incrocio dei pali andò in rete, ma il gol fu annullato perché l'arbitro non aveva fischiato. Irritato dalla perfida revoca, Edoardo rimise il pallone in posa e tirò un forte lancio a effetto, stessa traiettoria, stesso incrocio e finalmente una rete convalidata. Le feste natalizie poi lo vedevano protagonista: stazza e cordialità lo trasformavano in un Babbo Natale inimitabile, per quindici giorni era padrone assoluto della scena, piccoli e anziani venivano allietati dalla sua presenza».
Dal 1971 giocò nella Borgo Mainelli di Borgomanero fino al '75, ma un brutto incidente di automobile, pur impedendogli di scendere in campo, non spense mai la passione per il pallone. Generoso e volitivo, fu volontario per 20 anni nella Pro Loco, dal ‘85 al '95 come presidente, oltre a membro dell'Aido (Associazione Italiana donazione organi) e donatore di sangue. Lo ricorda con affetto anche l'attuale primo cittadino Flavio Pelizzoni: «Era impressionante quanto fosse generoso - commenta - chiunque l'ha frequentato, per lavoro o nei tanti anni di associazionismo, non può non averlo amato. Purtroppo alcuni amici di facciata si sono approfittati della sua bontà. Curioni poi è un tipico cognome invoriese e tutti i nostri cittadini devono essere orgogliosi di aver avuto in lui un tipico rappresentante delle nostre radici».