Approvato il Piano regionale di contrasto al gioco d'azzardo
TORINO - Durante ill Consiglio Regionale del 27 dicembre è stato approvato il “Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del gioco d’azzardo patologico” per cui sono stanziati 6,7 milioni di euro, di cui 3,7 dello Stato e 3 dalla Regione Piemonte.
“Si tratta di un atto fondamentale, che permetterà di promuovere azioni di prevenzione e di potenziare quelle di cura sul gioco di azzardo patologico. Il piano ha la finalità di tutelare le fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione e di aumentare la consapevolezza sui fenomeni da dipendenza, favorire un approccio consapevole, critico e misurato al gioco, con particolare riferimento al mondo della scuola e alle famiglie” spiega il consigliere regionale novarese Domenico Rossi.
Un passaggio previsto dalla normativa, di cui proprio Rossi è stato relatore in aula. “Senza il piano integrato - precisa il consigliere - la legge 9/2016 “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico” non avrebbe efficacia. Dobbiamo essere consapevoli che i problemi non si risolvono soltanto con i divieti, ma attraverso un'azione culturale e sociale volta a cambiare le convinzioni dei cittadini sul fenomeno: è necessario ridurre la domanda, così da rendere inutile un eccesso di offerta”.
TORINO - Durante ill Consiglio Regionale del 27 dicembre è stato approvato il “Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del gioco d’azzardo patologico” per cui sono stanziati 6,7 milioni di euro, di cui 3,7 dello Stato e 3 dalla Regione Piemonte.
“Si tratta di un atto fondamentale, che permetterà di promuovere azioni di prevenzione e di potenziare quelle di cura sul gioco di azzardo patologico. Il piano ha la finalità di tutelare le fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione e di aumentare la consapevolezza sui fenomeni da dipendenza, favorire un approccio consapevole, critico e misurato al gioco, con particolare riferimento al mondo della scuola e alle famiglie” spiega il consigliere regionale novarese Domenico Rossi.
Un passaggio previsto dalla normativa, di cui proprio Rossi è stato relatore in aula. “Senza il piano integrato - precisa il consigliere - la legge 9/2016 “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico” non avrebbe efficacia. Dobbiamo essere consapevoli che i problemi non si risolvono soltanto con i divieti, ma attraverso un'azione culturale e sociale volta a cambiare le convinzioni dei cittadini sul fenomeno: è necessario ridurre la domanda, così da rendere inutile un eccesso di offerta”.