Ambiente

Contratto di lago per il Cusio: a Omegna dopo tre anni la firma ufficiale degli oltre 120 sottoscrittori

Il momento storico "dopo tre anni di lavori, confronti e tavoli di coordinamento".

Contratto di lago per il Cusio: a Omegna dopo tre anni la firma ufficiale degli oltre 120 sottoscrittori
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Gli oltre 120 sottoscrittori del Contratto di lago per il Cusio, l'accordo promosso dall'Ecomuseo tra tutti gli enti pubblici e privati che si impegnano a  salvaguardare l'ambiente del lago, sono stati convocati sabato 13 novembre al Forum di Omegna per la firma ufficiale del documento.

Contratto di lago per il Cusio: è arrivata la firma ufficiale del documento

«Dopo tre anni di lavori, confronti e tavoli di coordinamento con gli attori del territorio, promossi dall’Ecomuseo siamo giunti alla firma ufficiale del Contratto di Lago del Cusio». E’ con queste parole che il presidente dell’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone Gianni De Bernardi ha commentato il momento, storico per la realtà del Cusio, della firma del Contratto di Lago per il Cusio avvenuto nella mattinata di sabato 13 novembre nell’auditorium del parco della Fantasia, nel centro cusiano di Omegna. «Nel 2018 era stato firmato il protocollo d'intesa, primo passo di un lungo percorso che ha visto coinvolti più di 120 soggetti tra enti pubblici e privati, uniti per pensare, pianificare e realizzare azioni per la tutela dell'ecosistema locale. Il lago d'Orta, infatti, è stato protagonista di una storia unica al mondo. Per molti decenni le sue acque sono state fortemente inquinate. Fortunatamente verso la fine degli anni '80 la comunità cusiana si è attivata per ripristinare le condizioni originarie dell'ecosistema grazie ad una bonifica delle acque, rendendo il lago d'Orta un esempio di rinascita noto a livello internazionale. La firma del Contratto di Lago si inserisce in questa rinnovata attenzione alle esigenze della natura per proporre nuovi stimoli e portare avanti buone pratiche per il territorio. Ogni ente firmatario del Contratto si impegna ad attuare concrete azioni capaci di portare un impatto positivo per il lago, i territori circostanti e la comunità locale».
Il 13 sulle rive del lago d’Orta i più di 120 partecipanti (sindaci e assessori, ma anche rappresentanti di associazioni, enti benefici, imprese e aziende che operano sul territorio) e che hanno scelto di impegnarsi per salvaguardare l’ambiente in cui vivono si sono dati appuntamento per sottoscrivere formalmente il documento. L’ecomuseo guidato da De Bernardi svolge il ruolo di soggetto aggregatore per quello che viene definito un «documento per l’attuazione di politiche territoriali orientate alla tutela, alla valorizzazione e alla promozione di buone pratiche e usi sostenibili del territorio interessato dal bacino del lago d’Orta. E’ il terzo contratto di questo genere firmato in Piemonte, uno dei primi in Italia, che si distingue non solo per l’elevato numero dei portatori di interesse coinvolti, un vero e proprio unicum, ma anche per il suo sviluppo partito “dal basso”». Sviluppo «dal basso» che ha raggiunto l’appoggio delle due province entro le quali si snoda (e c’era per quella del Vco il neo eletto presidente Rino Porini a Omegna per firmare il documento) fino ad arrivare ai vertici della Regione Piemonte, con l’assessore all’ambiente Matteo Marnati, che si è seduto anch’egli al tavolo della firma assieme a Porini, De Bernardi e al sindaco di Omegna, Paolo Marchioni. Le firme sono poi continuate in una saletta adiacente all’auditorum, con il direttore dell’Ecomuseo del lago d’Orta Andrea Del Duca.

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