Divieto di fumo in ospedale? Sembra lettera morta

Divieto di fumo in ospedale? Sembra lettera morta
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«Nessuna contravvenzione è stata elevata fino a oggi dal mese di marzo, quando è entrato in vigore il nuovo aggiornamento del Regolamento sul divieto di fumo».

A fornire questo dato è il Direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” Gianenrico Guida.

Il provvedimento - valido ventiquattro ore su ventiquattro e che “contempla tutti i mezzi di fumo, comprese le sigarette elettroniche”, come si legge nello stesso Regolamento - sembra dunque essere rimasto lettera morta, almeno per quanto riguarda l’aspetto sanzionatorio (di tipo amministrativo, con multa da 27.5 a 275 euro) per i trasgressori che non usufruiscono delle aree riservate al fumo. «Aree – ha precisato il dottor Guida – individuate nelle sedi aziendali di corso Mazzini, viale Piazza d’Armi e del “San Rocco” di Galliate». Qualcuno, però, aveva segnalato l’assenza della cartellonistica prevista. «Proprio in questi giorni – ha aggiunto in proposito il Direttore sanitario – stiamo provvedendo alla posa dei cartelli sia fuori dai padiglioni, per segnalare il divieto, sia anche per segnalare le zone autorizzate».

Resta anche insoluto il problema dei controlli, soprattutto perché sembra impossibile che, in quattro mesi, non si siano verificati episodi di trasgressione del Regolamento sul divieto di fumo. «I primi a dover vigilare sul rispetto del provvedimento – ha ricordato il dottor Guida – sono i Direttori delle varie strutture, che sono stati a loro volta sollecitati a provvedere in tal senso».

Lalla Negri

leggi il servizio sul Corriere di Novara in edicola

«Nessuna contravvenzione è stata elevata fino a oggi dal mese di marzo, quando è entrato in vigore il nuovo aggiornamento del Regolamento sul divieto di fumo».

A fornire questo dato è il Direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” Gianenrico Guida.

Il provvedimento - valido ventiquattro ore su ventiquattro e che “contempla tutti i mezzi di fumo, comprese le sigarette elettroniche”, come si legge nello stesso Regolamento - sembra dunque essere rimasto lettera morta, almeno per quanto riguarda l’aspetto sanzionatorio (di tipo amministrativo, con multa da 27.5 a 275 euro) per i trasgressori che non usufruiscono delle aree riservate al fumo. «Aree – ha precisato il dottor Guida – individuate nelle sedi aziendali di corso Mazzini, viale Piazza d’Armi e del “San Rocco” di Galliate». Qualcuno, però, aveva segnalato l’assenza della cartellonistica prevista. «Proprio in questi giorni – ha aggiunto in proposito il Direttore sanitario – stiamo provvedendo alla posa dei cartelli sia fuori dai padiglioni, per segnalare il divieto, sia anche per segnalare le zone autorizzate».

Resta anche insoluto il problema dei controlli, soprattutto perché sembra impossibile che, in quattro mesi, non si siano verificati episodi di trasgressione del Regolamento sul divieto di fumo. «I primi a dover vigilare sul rispetto del provvedimento – ha ricordato il dottor Guida – sono i Direttori delle varie strutture, che sono stati a loro volta sollecitati a provvedere in tal senso».

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