«Il no al vaccino? E’ solo una moda»

«Il no al vaccino? E’ solo una moda»
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NOVARA - La Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) è intervenuta sul tema delle vaccinazioni con un documento in cui si ipotizzano provvedimenti disciplinari nei confronti di quei medici che sconsigliano le vaccinazioni.

Ricorda la presidente Fnomceo, Roberta Chersevani: «I vaccini sono, nella storia della medicina, gli interventi più efficaci mai resi disponibili per l’uomo. Ed è forse proprio la scomparsa del confronto quotidiano con le conseguenze mortali o invalidanti di tante malattie, dovuta alla scoperta dei vaccini e delle terapie antibiotiche, che ha indotto la cittadinanza a credere che il successo sulle malattie infettive fosse definitivo. La Federazione - ha aggiunto ancora la presidente Chersevani - invita gli Ordini provinciali, che devono iniziare i procedimenti, a vigilare. Ci sono già provvedimenti disciplinari in corso - ha affermato - e questo indica che c'è la consapevolezza che questi colleghi devono essere ascoltati per capire il perchè di determinati atteggiamenti e per decidere la sanzione a cui verranno eventualmente sottoposti».

Poi, il monito del segretario nazionale Luigi Conte: «Si puó arrivare anche alla radiazione».?Il documento in 15 punti fissa una serie di paletti e propone un ruolo attivo del medico nella diffusione dei vaccini.

«E’ un tema, quello delle vaccinazioni e della ‘moda’ ricorrente di evitarle il più possibile ai propri figli, che da diverso tempo abbiamo affrontato – spiega il presidente dell’ordine dei medici di Novara, il dott. Federico D’Andrea – Nel maggio dello scorso anno, ad esempio, l’Ordine, insieme al Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino dell’ospedale di Novara, Kiwanis Club Novara Monte Rosa e Asl aveva organizzato un apposito convegno per lanciare l’allarme su un atteggiamento molto pericoloso: la scienza non ha dubbi sull’efficacia e la non pericolosità delle vaccinazioni, mentre da tempo c’è il “falso mito” che i vaccini possano creare problemi, una “moda” che ha preso piede e che è difficile da contrastare proprio per i pregiudizi che ne sono alla base. E’ in quest’ottica che l’Ordine nazionale ha preso posizione, ricordando che il medico che sconsiglia i vaccini infrange il codice deontologico». «Basta documentarsi con onestà intellettuale – aggiunge il dott. D’Andrea – per rendersi conto di come l’introduzione dei vaccini sia stata una delle scoperte più importanti nella storia dell’umanità e come siano state così salvate milioni di vite umane. E che boicottarli possa rendere di nuovo pericolose malattie che si pensano ormai innocue».

Anche la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri del Piemonte già lo scorso novembre aveva preso posizione in appoggio alle campagne vaccinali, al Piano Piemontese di Promozione Vaccinale e all’adozione di un calendario vaccinale unico su tutto il territorio nazionale: «Conferendo ai vaccini un grande valore dal punto di vista etico, umano e sociale, riteniamo importante promuovere lo sviluppo di una vera e propria “cultura vaccinale”, atta a sviluppare nel cittadino una maggiore consapevolezza circa le potenzialità delle vaccinazioni e a contrastare invece il diffondersi di fuorvianti falsità e pericolosi pregiudizi» aveva sostenuto.

E già lo scorso anno era stata redatta la bozza di un Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2016-2018, i cui contenuti sono stati approvati all’unanimità dalla Conferenza Stato- Regioni lo scorso 22 ottobre 2015, in cui vengono posti alcuni obiettivi: mantenere lo stato polio free; raggiungere lo stato morbillo free e rosolia free; garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni; aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni della popolazione; contrastare le diseguaglianze; promuovere una cultura delle vaccinazioni.

Sandro Devecchi 

NOVARA - La Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) è intervenuta sul tema delle vaccinazioni con un documento in cui si ipotizzano provvedimenti disciplinari nei confronti di quei medici che sconsigliano le vaccinazioni.

Ricorda la presidente Fnomceo, Roberta Chersevani: «I vaccini sono, nella storia della medicina, gli interventi più efficaci mai resi disponibili per l’uomo. Ed è forse proprio la scomparsa del confronto quotidiano con le conseguenze mortali o invalidanti di tante malattie, dovuta alla scoperta dei vaccini e delle terapie antibiotiche, che ha indotto la cittadinanza a credere che il successo sulle malattie infettive fosse definitivo. La Federazione - ha aggiunto ancora la presidente Chersevani - invita gli Ordini provinciali, che devono iniziare i procedimenti, a vigilare. Ci sono già provvedimenti disciplinari in corso - ha affermato - e questo indica che c'è la consapevolezza che questi colleghi devono essere ascoltati per capire il perchè di determinati atteggiamenti e per decidere la sanzione a cui verranno eventualmente sottoposti».

Poi, il monito del segretario nazionale Luigi Conte: «Si puó arrivare anche alla radiazione».?Il documento in 15 punti fissa una serie di paletti e propone un ruolo attivo del medico nella diffusione dei vaccini.

«E’ un tema, quello delle vaccinazioni e della ‘moda’ ricorrente di evitarle il più possibile ai propri figli, che da diverso tempo abbiamo affrontato – spiega il presidente dell’ordine dei medici di Novara, il dott. Federico D’Andrea – Nel maggio dello scorso anno, ad esempio, l’Ordine, insieme al Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino dell’ospedale di Novara, Kiwanis Club Novara Monte Rosa e Asl aveva organizzato un apposito convegno per lanciare l’allarme su un atteggiamento molto pericoloso: la scienza non ha dubbi sull’efficacia e la non pericolosità delle vaccinazioni, mentre da tempo c’è il “falso mito” che i vaccini possano creare problemi, una “moda” che ha preso piede e che è difficile da contrastare proprio per i pregiudizi che ne sono alla base. E’ in quest’ottica che l’Ordine nazionale ha preso posizione, ricordando che il medico che sconsiglia i vaccini infrange il codice deontologico». «Basta documentarsi con onestà intellettuale – aggiunge il dott. D’Andrea – per rendersi conto di come l’introduzione dei vaccini sia stata una delle scoperte più importanti nella storia dell’umanità e come siano state così salvate milioni di vite umane. E che boicottarli possa rendere di nuovo pericolose malattie che si pensano ormai innocue».

Anche la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri del Piemonte già lo scorso novembre aveva preso posizione in appoggio alle campagne vaccinali, al Piano Piemontese di Promozione Vaccinale e all’adozione di un calendario vaccinale unico su tutto il territorio nazionale: «Conferendo ai vaccini un grande valore dal punto di vista etico, umano e sociale, riteniamo importante promuovere lo sviluppo di una vera e propria “cultura vaccinale”, atta a sviluppare nel cittadino una maggiore consapevolezza circa le potenzialità delle vaccinazioni e a contrastare invece il diffondersi di fuorvianti falsità e pericolosi pregiudizi» aveva sostenuto.

E già lo scorso anno era stata redatta la bozza di un Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2016-2018, i cui contenuti sono stati approvati all’unanimità dalla Conferenza Stato- Regioni lo scorso 22 ottobre 2015, in cui vengono posti alcuni obiettivi: mantenere lo stato polio free; raggiungere lo stato morbillo free e rosolia free; garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni; aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni della popolazione; contrastare le diseguaglianze; promuovere una cultura delle vaccinazioni.

Sandro Devecchi 

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