Così “riparte” la Polizia municipale

Così “riparte” la Polizia municipale
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NOVARA - Un Corpo da ri-”formare”, motivare e poi schierare con rinnovato impegno al fianco delle altre Forze dell’ordine nel campo della sicurezza e dell’ordine pubblico che, lo ricordiamo, a livello tecnico ha come responsabile il questore. Parliamo della Polizia municipale, Corpo importante per il molteplice e variegato ruolo che è chiamato a ricoprire, e per l’ “imponenza” del suo organico: si parla di un centinaio di agenti che, lo sottolineiamo ancora una volta, sono quasi tutti “agenti di pubblica sicurezza”, alla stregua cioè dei carabinieri e dei poliziotti. E anche qui sta il nocciolo della questione.
Ma andiamo con ordine. Partendo dal fatto che da qualche giorno il Corpo non ha più un comandante. Il dottor Maurizio Bisoglio, nominato nel novembre 2014  dall’ex sindaco Ballarè al posto del collega Paolo Cortese (trasferito a Cultura e Sport), di comune accordo con il neo sindaco Canelli ha lasciato l’incarico (che avrebbe avuto naturale scadenza a dicembre 2017). Non è ancora chiaro se tornerà ai Servizi sociali, da dove proveniva, o volterà completamente pagina, ma sta di fatto che non comanda più i Vigili. Canelli non ha ancora scelto il suo successore: a quanto ci risulta in pole position ci sono un paio di dirigenti oggi ai vertici di altri settori, ma alla fine - i tempi saranno comunque brevi - si opterà molto probabilmente per una scelta prettamente interna, ovvero “promuovere” (peraltro anche con un certo risparmio) un funzionario già operativo nel Corpo, uno dei commissari di più lunga esperienza. Si vedrà. Di certo la questione è prioritaria sul tavolo del neo primo cittadino, e in primis del suo assessore Mario Paganini, il luogotenente delle Fiamme gialle chiamato a occuparsi del settore. Sappiamo che i due si sono subito messi al lavoro, hanno incontrato tutto il personale e impartito le prime direttive. Come detto con un ben preciso leit motiv: il punto non è tanto sfruttare le singole eccellenze quanto piuttosto dare una più marcata e specifica “formazione” all’intero personale, motivarlo e poi schierarlo al fianco dei colleghi, perchè come detto di colleghi di tratta, delle altre Forze dell’ordine, possibilmente - anche questo è uno degli obiettivi, non solo della nuova Amministrazione bensì anche, per quanto ci risulta, di prefetto e questore - con più marcato coordinamento e maggiori sinergie. Il Corpo di Polizia municipale è una vera risorsa e in quanto tale - in tempi difficili - va sfruttata e valorizzata al massimo. Su questo stanno lavorando Canelli e Paganini, partendo proprio dal “campo”, dagli incontri, e ovviamente dalla nomina del nuovo comandante che, come detto, dovrebbe essere un vigile tout court, che tra l’altro si troverebbe a lavorare con un assessore-sottufficiale della Gdf che fino a qualche giorno fa aveva incarichi operativi. Il tutto, ovviamente, nel pieno rispetto dei ruoli.
Prematura cercare commenti e dichiarazioni ufficiali: par di capire che Canelli voglia fornire risposte nei fatti. Quelli che la città chiede.
Paolo Viviani

NOVARA - Un Corpo da ri-”formare”, motivare e poi schierare con rinnovato impegno al fianco delle altre Forze dell’ordine nel campo della sicurezza e dell’ordine pubblico che, lo ricordiamo, a livello tecnico ha come responsabile il questore. Parliamo della Polizia municipale, Corpo importante per il molteplice e variegato ruolo che è chiamato a ricoprire, e per l’ “imponenza” del suo organico: si parla di un centinaio di agenti che, lo sottolineiamo ancora una volta, sono quasi tutti “agenti di pubblica sicurezza”, alla stregua cioè dei carabinieri e dei poliziotti. E anche qui sta il nocciolo della questione.
Ma andiamo con ordine. Partendo dal fatto che da qualche giorno il Corpo non ha più un comandante. Il dottor Maurizio Bisoglio, nominato nel novembre 2014  dall’ex sindaco Ballarè al posto del collega Paolo Cortese (trasferito a Cultura e Sport), di comune accordo con il neo sindaco Canelli ha lasciato l’incarico (che avrebbe avuto naturale scadenza a dicembre 2017). Non è ancora chiaro se tornerà ai Servizi sociali, da dove proveniva, o volterà completamente pagina, ma sta di fatto che non comanda più i Vigili. Canelli non ha ancora scelto il suo successore: a quanto ci risulta in pole position ci sono un paio di dirigenti oggi ai vertici di altri settori, ma alla fine - i tempi saranno comunque brevi - si opterà molto probabilmente per una scelta prettamente interna, ovvero “promuovere” (peraltro anche con un certo risparmio) un funzionario già operativo nel Corpo, uno dei commissari di più lunga esperienza. Si vedrà. Di certo la questione è prioritaria sul tavolo del neo primo cittadino, e in primis del suo assessore Mario Paganini, il luogotenente delle Fiamme gialle chiamato a occuparsi del settore. Sappiamo che i due si sono subito messi al lavoro, hanno incontrato tutto il personale e impartito le prime direttive. Come detto con un ben preciso leit motiv: il punto non è tanto sfruttare le singole eccellenze quanto piuttosto dare una più marcata e specifica “formazione” all’intero personale, motivarlo e poi schierarlo al fianco dei colleghi, perchè come detto di colleghi di tratta, delle altre Forze dell’ordine, possibilmente - anche questo è uno degli obiettivi, non solo della nuova Amministrazione bensì anche, per quanto ci risulta, di prefetto e questore - con più marcato coordinamento e maggiori sinergie. Il Corpo di Polizia municipale è una vera risorsa e in quanto tale - in tempi difficili - va sfruttata e valorizzata al massimo. Su questo stanno lavorando Canelli e Paganini, partendo proprio dal “campo”, dagli incontri, e ovviamente dalla nomina del nuovo comandante che, come detto, dovrebbe essere un vigile tout court, che tra l’altro si troverebbe a lavorare con un assessore-sottufficiale della Gdf che fino a qualche giorno fa aveva incarichi operativi. Il tutto, ovviamente, nel pieno rispetto dei ruoli.
Prematura cercare commenti e dichiarazioni ufficiali: par di capire che Canelli voglia fornire risposte nei fatti. Quelli che la città chiede.
Paolo Viviani

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