Il caso

Ferrero: sono 134 i casi di salmonella legati al cioccolato, interessati otto Paesi europei

In Italia, per il momento, non è stato riportato nessun caso collegato al focolaio individuato nello stabilimento belga di Arlon ma alcuni lotti sono stati ritirati dal mercato.

Ferrero: sono 134 i casi di salmonella legati al cioccolato, interessati otto Paesi europei
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L’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa) e il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) stanno indagando  sul focolaio epidemico di Salmonella Typhimurium che, secondo alcune autorità sanitarie europee, sarebbe collegato a prodotti Kinder Ferrero confezionati nella fabbrica di Arlon in Belgio. Sulla base di questa ipotesi l’azienda ha avviato un richiamo precauzionale per diverse referenze. La situazione sta evolvendo rapidamente e fino ad ora sono stati segnalati 134 casi (105 confermati e 29 in fase di accertamento) in otto paesi dell’Unione europea e non. Si tratta di Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia. In Italia, per il momento, non è stato riportato nessun caso di Salmonella collegato a questo focolaio.

L’Efsa scrive che “Il focolaio è caratterizzato da una percentuale insolitamente alta di bambini di età inferiore ai 10 anni ricoverati in ospedale, alcuni con gravi sintomi clinici come dissenteria mista a sangue. Sulla base di interviste ai pazienti e studi epidemiologici analitici iniziali, sono stati individuati quale probabile via di infezione alcuni prodotti a base di cioccolato. I casi sono stati individuati mediante tecniche avanzate di tipizzazione molecolare. Poiché questa metodica di test non viene eseguita di routine in tutti i Paesi, è possibile che alcuni episodi non siano stati individuati”. Ferrero ha avviato richiami volontari e precauzionali in diversi Paesi tra cui Belgio, Francia Germania, Irlanda, Lussemburgo, Regno Unito e anche Italia, per impedire il consumo di prodotti potenzialmente contaminati da Salmonella. Ulteriori indagini vengono condotte dalle autorità sanitarie e di sicurezza alimentare nei vari Paesi per individuare la causa e l’estensione della contaminazione, e per garantire che i prodotti contaminati non vengano immessi sul mercato.

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