Provincia di Novara all'incontro con l'Unione delle Province di Roma
All'ordine del giorno anche le proposte di modifica delle competenze delle Province
La Provincia di Novara ha partecipato all'incontro promosso dall'Unione delle Province italiane a Roma. Ecco quali sono stati i temi trattati.
La Provincia a Roma
Anche la Provincia di Novara ha partecipato, nella giornata dell'11 maggio a Roma, all'assemblea dei presidenti delle Province indetta dall’Unione Province d’Italia. "Costruire la nuova Provincia. Dalle riforme necessarie ai modelli da condividere" è stato il tema dell'incontro, che ha coinvolto le 76 Province aderenti al progetto "Province&Comuni": l'obiettivo degli Enti è quello di costruire modelli efficienti, fare rete e accrescere le competenze e i servizi delle strutture, svolgendo attività di supporto che consentano, di fatto, di esprimere la propria potenzialità e raggiungere livelli di governance di alta professionalità sulla base delle competenze all'interno dei propri territori, semplificando l'aspetto amministrativo e favorendo in modo diretto lo sviluppo locale.
C'è grande attenzione per le modifiche di legge previste dal Ministero
"Particolarmente importante - riferiscono da Palazzo Natta - è stato l'annuncio da parte del Ministro degli Interni Luciana Lamorgese in sede assembleare: Il Disegno di Legge di riforma del Tuel per risolvere alcune delle criticità più gravi aperte dalla Legge 56/14 (legge Delrio) è stato trasmesso al Consiglio dei Ministri dove sarà presto discusso per essere poi approvato e iniziare successivamente l'iter parlamentare, restituendo in questo modo piena dignità e operatività alle Province. Il Disegno di legge prevede l'ampliamento delle funzioni fondamentali, tra le quali rientrano quelle relative all'adozione del Piano strategico triennale, la gestione e l'organizzazione dei servizi pubblici di ambito provinciali, la promozione e il coordinamento dello sviluppo economico e sociale, la pianificazione territoriale di Protezione civile, la tutela e la valorizzazione dell'ambiente, reintroducendo anche la Giunta provinciale, allineando i mandati di Consiglio e Presidenza a cinque anni e restituendo, in questo modo, forza e sviluppo ai territori".
Un ordine del giorno da sottoporre al Governo e a tutti i presidenti
L'assemblea ha chiesto al Governo di procedere speditamente con l’approvazione del Ddl Delega, lasciando al Parlamento la possibilità di intervenire a correggere o implementare il testo e ha formalizzato tutte le richieste emerse nel corso dei lavori in un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i Presidenti delle Province italiane, che sarà votato da tutti i Consigli Provinciali per essere inviato, con la firma dei 76 Presidenti e dei 900 Consiglieri provinciali in rappresentanza di oltre 5.500 Comuni e più di 32 milioni e 500.000 cittadini, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, al Presidente del Consiglio Mario Draghi e a tutto il Governo.