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Graduatorie riaperte, corsa contro il tempo per gli aspiranti prof

C’è tempo fino al 31 maggio.

Graduatorie riaperte, corsa contro il tempo per gli aspiranti prof
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Corsa contro il tempo per tutti gli aspiranti professori delle scuole biellesi, di ogni ordine e grado.

Da giovedì 12 maggio sono state infatti riaperte le graduatorie per l’ingresso dei docenti che, di fatto, andranno a coprire i buchi in organico degli istituti del territorio.

Graduatorie riaperte fino al 31 maggio, è corsa contro il tempo

Si tratta di migliaia di domande che saranno compilate rigorosamente online e la cui scadenza è stata fissata dal ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi nel 31 maggio.

Una ventina di giorni per compilare un modulo non semplice, che non a caso ha già fatto partire la macchina informativa e d’illustrazione da parte dei sindacati per aiutare docenti e aspiranti tali a mettere le crocette giuste e le informazioni corrette nello spazio adeguato del programma informatico. Pena, spesso, l’esclusione dalla possibilità di insegnare per il prossimo anno oppure una penalizzazione nel punteggio delle graduatorie che, intuitivamente, può portare a non ricevere l’incarico di supplenza né per l’anno prossimo né per quello successivo.

Le graduatorie provinciali per le supplenze avranno validità di due anni

Si tratta della famigerate, poiché fortemente contestate, “Gps”, ossia Graduatorie provinciali per le supplenze, che avranno validità di due anni.

Non doveva essere così per l’ex ministro Lucia Azzolina, che le ha inventate, dichiarandole provvisorie. Un obiettivo fallito, come per altro fatto da tutti gli altri predecessori per analoghe graduatorie, anche per la concomitante pandemia sanitaria che ha complicato tutta la macchina burocratica delle nomine, tra ricorsi ed errori generati dal sistema.

La sfida ingaggiata dal ministro Bianchi, ora, è di indire concorsi ordinari (per i neolaureati) e straordinari (per docenti con almeno tre anni di servizio nelle scuole) a raffica, in modo da smaltire il numero sterminato di docenti che da anni lavorano con contratti annuali (da dieci o da dodici mesi) nelle scuole del Paese, da Nord a Sud.

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