Sei anni all'ex catechista per le foto osé e le violenze ai ragazzini durante i ritiri spirituali
Per un terzo caso analogo è ancora sotto processo.
E' stato condannato a sei anni di reclusione A. B., 53 anni, ex catechista di Valdilana e presidente di una Onlus, accusato di violenza sessuale nei confronti di due minorenni. Attualmente l'ex catechista si trova già ai domiciliari per un terzo caso, sempre di abuso, per cui è nuovamente sotto processo. La prossima udienza è in programma tra qualche settimana.
Le foto hard a due minorenni
Il primo episodio contestato all'imputato risale al 2015 e si era consumato al santuario della Brughiera. L'ex catechista, operatore pastorale e ministro straordinario dell’Eucaristia, avrebbe convinto un ragazzino a fare da modello hard per scattare foto parecchio spinte. L'avrebbe inoltre toccato nelle parti intime. L'aveva infine minacciato per evitare che andasse a raccontare ciò che era sucesso. Un anno dopo, l'imputato - per l'accusa - convinto un ragazzino affetto da un disturbo dello sviluppo e da un deficit cognitivo di lieve entità a spogliarsi e a far da modello per fotografie molto spinte durante un ritiro spirituale. I fatti risalgono all’estate del 2016 e sarebbero avvenuti in una struttura di Mosso dove il ragazzino era stato messo in camera proprio con il catechista. Nessuno aveva sospettato di nulla. Il ragazzino aveva però raccontato ogni cosa al nonno che si era rivolto prima al parroco e in seguito al vescovo di Biella.
Risarcimento dei danni
L'ex catechista è stato inoltre condannato anche a un risarcimento di 30 mila euro per ognuna delle famiglie che si sono costituite parte civile con gli avvocati Nicoletta Verardo e Alessandro Romedo. Le indagini erano state affidare dal procuratore Teresa Angela Camelio alla sezione Carabinieri della squadra di Polizia giudiziaria coordinata dal luogotenente Tindaro Gullo.