Cordoglio a Bogogno per Attilia Sacco: era la mamma del sindaco Pietro
Il ricordo del figlio Pietro.
Attilia Sacco aveva 98 anni, ed è morta giovedì 23 giugno: il ricordo del figlio Pietro.
Lutto a Bogogno per Attilia Sacco: aveva 98 anni
Avere due sindaci in famiglia. E' la curiosa storia di Attilia Sacco, la quale è mancata giovedì 23 giugno a 98 anni, era nata il 17 gennaio 1924. Lascia i figli Pietro e Renata, il nipote Marco con Valentina e il pro nipote Enea, nato quest'anno. Il funerale è stato celebrato sabato 25 giugno nella chiesa di San Rocco alla presenza di molte persone che le volevano bene. Era conosciuta, oltre che per meriti personali, per essere madre dell'attuale sindaco Pietro Sacco e fu la moglie di Maurizio Sacco, anche lui primo cittadino nei decenni scorsi e oggi scomparso. «La mamma è sempre stata semplice e umile, solare con tutti - racconta il figlio Pietro - fu moglie del sindaco, mio padre, per 34 anni, sempre con gentilezza. Se n'è andata in tre giorni: pur in carrozzina, era molto lucida, pimpante e serena, io abito sopra di lei. Aveva conosciuto Maurizio con cui fu presto amore, lui fu sindaco dal 1956 al '90 per 7 mandati. Si presentava con la lista della Democrazia cristiana, ma anche i comunisti gli davano il voto. Era un grande uomo, più in gamba di me, molto sensibile, dirigente della Coldiretti e faceva pratiche di pensione e denuncia dei redditi. La mamma coltivava appezzamenti agricoli e orti, ed era il braccio destro del papà. Allora la casa si trasformava nell'ufficio del sindaco e la mamma portava il caffè a tutti. Noi non avevamo orari per pranzo e cena, perché tutto dipendeva dagli impegni del papà, ma alla mamma non dispiaceva perché anteponeva a tutto il piacere di stare insieme. Sorrideva molto nell'aver avuto due sindaci in casa e lei adorava le capacità del marito, che era tanto amico di Oscar Luigi Scalfaro, il quale venne più volte a casa nostra e inaugurò opere pubbliche in paese. Una curiosità: anche l'allora sindaco gatticese e ministro della Repubblica Franco Nicolazzi non riuscì mai a "imporre" il Psdi a Bogogno, dove vinceva sempre la Dc. Ricordo poi che mio padre non volle mai percepire lo stipendio da sindaco. Mi ha telefonato il dottor Carmelo Palumbo, dicendomi che i miei genitori erano davvero significativi per la nostra comunità: ciò mi ha riempito di onore».