La band di Don Giovanni Cavagna continua a portare in giro la "sua" musica
Il 25 giugno i Singtoworld si sono esibiti nella parrocchiale di Suno.
La band fondata da don Giovanni Cavagna continua a portare in giro la "sua" musica: i Singtoworld si sono esibiti a Suno.
I Singtoworld continuano a portare in giro la voce di don Giovanni Cavagna
«Una serata indimenticabile: la gente intervenuta è stata davvero motivo del nostro sorriso». In questo modo Roberto Prone, tastierista dei Singtoworld, commenta lo spettacolo di cui il gruppo musicale si è reso protagonista nella chiesa parrocchiale la sera di sabato 25 giugno. Il titolo del concerto era "Sorridere sempre" e quello della band, che prima era Singout, si è trasformato sulla base di una canzone che compose don Giovanni Cavagna. Il sacerdote, deceduto nel 2018, sul territorio era conosciuto per i suoi tanti anni di sacerdozio a Maggiate Inferiore di Gattico-Veruno e una carriera da talentuoso scultore, che lo portò a decorare diverse chiese. «Le nostre tematiche non sono più strettamente religiose - sottolinea Prone - ma ci basiamo su emotività, disagio e vita in genere, riprendendo canzoni della tradizione italiana con testi significativi che abbiano attinenza con il presente. Ogni brano era introdotto da una breve presentazione e per richiamare l'argomento proiettavamo un video. Abbiamo cercato di essere professionali, facendo una sorta di "quadretto televisivo". La chiesa era piena e abbiamo ricordato come è proseguita l'opera di don Giovanni fra evangelizzazione, arte e musica. Io ero suo cugino e ho fatto parte dei Singout, che lui stesso fondò, da quando ho 9 anni: con lui ho sempre affrontato le piazze di allora, mio papà e mio nonno erano musicisti. Era un uomo incredibile che ha lasciato una traccia indelebile e oggi noi, con umiltà ma fieri dei nostri mezzi, ne portiamo avanti il cammino morale. Riproporremo questo evento sabato 20 agosto in oratorio a Baraggia di Suno: se il meteo sarà favorevole, staremo all'aperto, in caso contrario dentro l'oratorio con riduzione del palco in termini di spazio».