Sanità

NurSind Piemonte al Presidente Cirio: "se non interviene occuperemo la Regione"

A proposito di incentivi agli infermieri e al personale sanitario

NurSind Piemonte al Presidente Cirio: "se non interviene occuperemo la Regione"
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NurSind Piemonte al Presidente Cirio: "se non interviene occuperemo la Regione"

67%, il saldo incentivi disponibile per gli operatori

"In occasione della riunione tenutasi giovedi 21 tra le Rappresentanze sindacali unitarie e la Direzione aziendale dell’asl Città di Torino, - spiega Francesco Coppolella, NurSind Piemonte - ci è stato comunicato che i fondi per il saldo incentivi disponibile per gli operatori corrisponde al 67%. Nursind e le altre sigle presenti si sono espressi dichiarando inaccettabile una simile ipotesi e hanno chiesto con forza alla direzione generale la presenza al tavolo del presidente della regione e se questo non fosse avvenuto hanno minacciato di occupare la regione Piemonte ritenendo impensabile quanto comunicato. Il Dott. Picco, si è impegnato ad intervenire presso la regione sin da subito e a risolvere la situazione entro mercoledì".

Coinvolta anche l'Asl To4

Ma spieghiamo bene quali sono le questioni spinose che hanno portato a questa situazione.

"A differenza del 2020 il decreto calabria non è stato finanziato nel 2021 nonostante una dgr lo prevedesse - continua Coppolella - sono stati attribuiti invece fondi europei (POR FESR ) destinati all’assunzione di personale per l’emergenza covid che sarebbero dovuti essere stati assegnati comunque e non al posto del decreto calabria. Questo finanziamento va a coprire tra l’altro i costi già sostenuti per le assunzioni coprendo parte del deficit che si è creato poiché non sono arrivati e non arriveranno finanziamenti nazionali. La Regione Piemonte, senza alcune differenziazione tra le aziende ha indicato nel 15% di questo fondo la possibilità di utilizzo per il salario accessorio, ne conviene che alcune asl non riescono a coprire quanto dovuto. Anche l' ASL TO4 non è esclusa da questo discorso e a causa della mancata applicazione dell.art.11 del Decreto Calabria, si ritroverà con un finanziamento in meno di quasi un milione di euro".

Una distribuzione diversa dei fondi aiuterebbe

"Che i fondi non fossero capienti si poteva intuire facilmente anche da chi ha firmato un accordo regionale legato a fondi nazionali che era prevedibile non sarebbero arrivati e a un equilibrio di bilancio sempre piu precario - conclude Coppolella - è strano che lo si scopre adesso. Tutte le aziende riceveranno meno soldi ma forse una distribuzione diversa aiuterebbe. Ad esempio in base a quanto è stato speso".

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