Arriva all’Asl Novara Proteus Donna per la diagnosi precoce del tumore al seno
NOVARA, Ha preso il via, nell’ASL di Novara, all’ospedale di Borgomanero, il progetto di ricerca “Proteus Donna”, finalizzato al miglioramento della diagnosi precoce del tumore della mammella. Il progetto rientra nell’ambito del programma di screening “Prevenzione Serena” ed è rivolto alle donne tra i 46 e i 68 anni di età, invitate tramite lettera.La mammografia 2D oggi consente di effettuare una diagnosi precoce finalizzata a diminuire l’incidenza del tumore in stadio avanzato fino al 20-30% e a ridurre la mortalità in età compresa tra i 50 e i 69 anni.Il progetto “Proteus Donna” è stato promosso dalla Regione Piemonte, da IM3D, azienda torinese leader nella diagnostica per immagini, e dalla Fondazione Edo ed Elvo Tempia e sarà condotto sotto la responsabilità scientifica del Centro di Prevenzione Oncologica di Torino.Lo studio clinico si avvale della partnership di professionisti dell’Università degli Studi di Torino e del CSI Piemonte. Il sistema informatico di “Proteus Donna” scegli quali donne inviare alla 2D o alla 3D; l’adesione è volontaria, chi non volesse o potesse effettuare la 3D verrà sottoposta a mammografia digitale 2D. Sono escluse dallo studio le donne con storia personale di carcinoma mammario e/o altre malattie oncologiche in cura, malattie invalidanti gravi o terminali, le portatrici di protesi mammarie o incapaci di esprimere un consenso informato. L’obiettivo dell’intero studio è quello di confrontare le performance diagnostiche della mammografia 3D con quelle della mammografia tradizionale dal punto di vista clinico, della prevenzione e sotto il profilo tecnico-organizzativo. Nel progetto sono coinvolti le Strutture di Radiodiagnostica di Arona e Borgomanero a cui sono stati affidati due mammografi digitali, e l’UVOS [Unità Valutazione Organizzazione Screening] dell’ASL NO.“Con il progetto Proteus Donna – commenta Pietro Presti, Direttore Generale della Fondazione Tempia, in occasione della conferenza stampa di presentazione - l'ASL di Novara porterà un contributo fondamentale allo screeening mammografico, sia in termini di digitalizzazione sia in termini di metodica sperimentale quale è la Tomosintesi, mammografia 3D. La Fondazione Edo ed Elvo Tempia, già punto di rifermento per il non profit oncologico nel Piemonte Nord-orientale, è particolarmente fiera di poter contribuire in questo importante progetto per le sedi di Borgomanero e Arona, auspicando una piena partecipazione da parte delle donne che saranno invitate alla sperimentazione”.“Progetti di questo genere – sottolinea Adriano Giacoletto, Direttore Generale dell’ASL NO - sono la dimostrazione tangibile del valore della collaborazione tra le Istituzioni e il Mondo del Sociale che si concretizzano in azioni di miglioramento della qualità e dell’efficienza del servizio sanitario per garantire risposte ai bisogni di salute della popolazione, e rappresentano anche un valido strumento per contrastare la mortalità di una patologia oncologia diffusa nell’universo femminile”.mo.c.
NOVARA, Ha preso il via, nell’ASL di Novara, all’ospedale di Borgomanero, il progetto di ricerca “Proteus Donna”, finalizzato al miglioramento della diagnosi precoce del tumore della mammella. Il progetto rientra nell’ambito del programma di screening “Prevenzione Serena” ed è rivolto alle donne tra i 46 e i 68 anni di età, invitate tramite lettera.La mammografia 2D oggi consente di effettuare una diagnosi precoce finalizzata a diminuire l’incidenza del tumore in stadio avanzato fino al 20-30% e a ridurre la mortalità in età compresa tra i 50 e i 69 anni.Il progetto “Proteus Donna” è stato promosso dalla Regione Piemonte, da IM3D, azienda torinese leader nella diagnostica per immagini, e dalla Fondazione Edo ed Elvo Tempia e sarà condotto sotto la responsabilità scientifica del Centro di Prevenzione Oncologica di Torino.Lo studio clinico si avvale della partnership di professionisti dell’Università degli Studi di Torino e del CSI Piemonte. Il sistema informatico di “Proteus Donna” scegli quali donne inviare alla 2D o alla 3D; l’adesione è volontaria, chi non volesse o potesse effettuare la 3D verrà sottoposta a mammografia digitale 2D. Sono escluse dallo studio le donne con storia personale di carcinoma mammario e/o altre malattie oncologiche in cura, malattie invalidanti gravi o terminali, le portatrici di protesi mammarie o incapaci di esprimere un consenso informato. L’obiettivo dell’intero studio è quello di confrontare le performance diagnostiche della mammografia 3D con quelle della mammografia tradizionale dal punto di vista clinico, della prevenzione e sotto il profilo tecnico-organizzativo. Nel progetto sono coinvolti le Strutture di Radiodiagnostica di Arona e Borgomanero a cui sono stati affidati due mammografi digitali, e l’UVOS [Unità Valutazione Organizzazione Screening] dell’ASL NO.“Con il progetto Proteus Donna – commenta Pietro Presti, Direttore Generale della Fondazione Tempia, in occasione della conferenza stampa di presentazione - l'ASL di Novara porterà un contributo fondamentale allo screeening mammografico, sia in termini di digitalizzazione sia in termini di metodica sperimentale quale è la Tomosintesi, mammografia 3D. La Fondazione Edo ed Elvo Tempia, già punto di rifermento per il non profit oncologico nel Piemonte Nord-orientale, è particolarmente fiera di poter contribuire in questo importante progetto per le sedi di Borgomanero e Arona, auspicando una piena partecipazione da parte delle donne che saranno invitate alla sperimentazione”.“Progetti di questo genere – sottolinea Adriano Giacoletto, Direttore Generale dell’ASL NO - sono la dimostrazione tangibile del valore della collaborazione tra le Istituzioni e il Mondo del Sociale che si concretizzano in azioni di miglioramento della qualità e dell’efficienza del servizio sanitario per garantire risposte ai bisogni di salute della popolazione, e rappresentano anche un valido strumento per contrastare la mortalità di una patologia oncologia diffusa nell’universo femminile”.
mo.c.