I pesci possono fare affidamento su Valpi
L'associazione si occupa della tutela della natura, soprattutto della fauna ittica
A Carpignano Sesia è nata la “Valpi” un’associazione che si occupa di tutela della natura, in particolare degli ambienti acquatici e della fauna ittica.
La nascita di Valpi
Ad annunciare la nascita di Valpi, nel corso del pranzo di domenica 11 settembre 2022 al laghetto Avetto, è stato il presidente Pier Felice Ponti insieme ad altri volontari che da anni si impegnano per la salvaguardia dell’acqua come bene primario da proteggere e preservare. Il gruppo sarà attivo con interventi utili a difendere e valorizzare l’ambiente naturale, la flora e la fauna acquatica, sensibilizzando la collettività a difendere e migliorare questa importante risorsa. Una costante presenza sul territorio, collaborando con le realtà locali e l’obiettivo di ridurre l’inquinamento favorendo la conoscenza e il rispetto della natura e dei suoi equilibri.
Dialogo e partecipazione
Dialogo e partecipazione, sono questi gli elementi sulla quale la neo associazione carpignanese farà leva portando avanti idee e progetti in un ottica di sostenibilità ambientale, turistica, economica e sociale per supportare i cittadini ad avvicinarsi a queste tematiche. In merito a quest’ultimo aspetto il presidente Ponti ha voluto illustrare una delle primissime proposte in agenda, «Siamo molto contenti di esserci costituiti e di poter mettere la nostra esperienza a disposizione del territorio, tra i primi interventi in programma c'è quello di verificare la legittimità della sussistenza dei diritti esclusivi di pesca nei consorzi di irrigazione e bonifica. In Piemonte e nello specifico nel novarese, sono presenti una serie di concessioni che obbligano i pescatori a pagare un permesso con costi maggiorati a quelli della classica licenza di pesca».
Appassionati di pesca
Fondamentale è dunque sgravare gli appassionati di pesca da queste spese inutili e sempre più alte ma anche rivedere la gestione dei pesci all’interno dei vari bacini, «Siamo inoltre dell’idea che le operazioni di immissione con pesce da allevamento non risolvono il problema del calo di pescosità complicando i recuperi ittici nei canali. Ad oggi quest’ultimi sono a carico di chi effettua le asciutte, vogliamo portare le questioni all'attenzione dell'Amministrazione Provinciale di Novara per migliorare le cose».