Risonanza magnetica aperta per combinare precisione e comfort: la parola all’esperto
Nel centro Cerba HealthCare di Novara tecnologia, know-how e fattore umano trovano una sintesi per dare la migliore risposta al paziente e rendere più sereno un esame di fondamentale importanza. Ne parliamo con Alessandro Stecco, Professore Associato di Radiologia
Sottoporsi a una risonanza magnetica è per molte persone un’esperienza sgradevole e ansiogena. Stare per lungo tempo immobili in uno spazio angusto è infatti una sofferenza sia per chi soffre di claustrofobia, sia per i pazienti che hanno più difficoltà a rimanere immobili a lungo, come gli anziani o i bambini.
La radiologia è però un campo in cui l’innovazione tecnologica è incessante e, negli ultimi anni, è stata sviluppata una novità che rende più accessibile a tutti questo esame incredibilmente efficace, perché permette di ottenere immagini dettagliate e di qualità in tutta sicurezza. Si tratta della nuova risonanza magnetica aperta, che unisce efficacia diagnostica e comfort. Si può trovare anche a Novara, dove è disponibile presso Cerba HealthCare, il centro sanitario di viale Dante Alighieri 43. Ne abbiamo parlato con Alessandro Stecco, Professore associato di Radiologia all’Università del Piemonte Orientale.
Professore, è normale essere agitati all’idea di sottoporsi a una risonanza magnetica?
«È molto comune. Consideriamo che il 20% delle persone soffre di claustrofobia, con vari gradi di intensità. E la risonanza magnetica può senz’altro indurre questa sensazione, soprattutto se si hanno in mente le apparecchiature in uso fino a nemmeno molto tempo fa, che consistevano in un magnete a forma di tunnel, chiuso a un’estremità: il paziente doveva stare a lungo immobile in questo ambiente opprimente. Questo design iniziale si è progressivamente modificato grazie all’evoluzione della tecnologia e dei materiali. Si è passati prima a dei tunnel meno profondi e aperti anche all’estremità posteriore, poi ad apparecchiature settoriali dove si inseriscono solo le articolazioni interessate, e infine alla novità più recente: la risonanza magnetica aperta».
In che cosa consiste?
«Consiste appunto in una struttura aperta, formata da due bracci a forma di piastra, che creano il campo magnetico senza costringere il paziente in uno stretto cilindro. Questa apparecchiatura è adatta anche a eseguire esami alla colonna vertebrale, al bacino, in alcuni casi anche all’encefalo e all’addome. Una total body aperta oggi permette l’esecuzione di tantissimi esami su vari distretti in condizione di ottima resa, con maggiore comfort e tempi esecuzione più rapidi. Una tecnologia in continua evoluzione, che in futuro ci porterà verso nuove frontiere, come la misurazione dei movimenti micromolecolari legati a diverse patologie».
Insomma, la radiologia è e sarà sempre di più una disciplina hi-tech…
«Certo, ma non dimentichiamo l’umanità. Quando l’obiettivo è ottenere il bilanciamento ottimale tra qualità dell’immagine, durata e comfort, entra in gioco il fattore umano. La macchina è fondamentale, ma lo è altrettanto il know how del tecnico di radiologia e del radiologo che valutano la situazione in base alle conoscenze di anatomia, patologia e clinica, per dare la migliore risposta al paziente e rendere più sereno l’esame».
Un elemento che Cerba HealthCare mette in campo in tutti i suoi servizi, sia di radiologia (oltre alla risonanza magnetica, anche prestazioni quali ecografia ed ecocolordoppler internistica, mammaria, mammografia, radiologia tradizionale, MOC, TAC Cone Beam, TAC total body), sia di specialistica ambulatoriale, così come nel laboratorio di analisi chimico-cliniche che offre oltre 1.200 tipologie di test.
Per informazioni: 0321 399181 – novara@cerbahealthcare.it.