Filippo morì sulle piste da sci: la Procura chiede l'archiviazione
Non ci sarebbero, pertanto, secondo i risultati della perizia, responsabilità da parte dei sei indagati.
La procura di Vercelli, che l’anno scorso aveva aperto un’inchiesta sulla morte di Filippo Allorio, lo sciatore 15enne di Invorio deceduto all’ospedale di Novara a causa delle lesioni subite in una caduta sulle piste da sci di Alagna, ha chiesto l’archiviazione del caso; nessuna carenza nella preparazione della pista e della cartellonistica, nessun errore da parte del maestro di sci del comprensorio.
La richiesta di archiviazione
Non ci sarebbero, pertanto, secondo i risultati della perizia, responsabilità da parte dei sei indagati: l’ipotesi di reato, va ricordato, è di omicidio colposo. L’avvocato della famiglia della vittima si è opposto e la giudice Cristina Barillari dovrà ora prendere una posizione nelle prossime settimane. Il fatto, avvenuto in Valsesia, risale al 19 dicembre 2021.
Il giovane, che faceva parte di un gruppo impegnato in una lezione ed era seguito da un maestro di sci, stava effettuando una discesa lungo la pista di rientro: l’incidente era avvenuto lungo un falsopiano in località Zaroltu, dove Allorio era stato trovato a terra, privo di sensi e in arresto cardiaco. Dopo il massaggio da parte dei soccorritori, il ragazzo era stato elitrasportato al Maggiore e sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma purtroppo non ce l’aveva fatta. Troppo gravi le ferite riportate nella caduta.