Violenza di genere

Violenza di genere un convegno della consulta femminile in Regione

Come prevenire la violenza di genere tramite i canali digitali.

Violenza di genere un convegno della consulta femminile in Regione
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Durante la giornata del 23 novembre, il comitato diritti umani e civili e la consulta femminile della regione Piemonte hanno organizzato un convegno contro la violenza di genere

L’incontro al consiglio della Regione

Il convegno del 23 novembre, ha avuto come tema principale la violenza digitale di genere, ossia tutte quelle forme di violenza psicologica contro le donne sui social. Numerosi sono stati gli interventi e altrettanto numerosi i dati della riunione. Nel corso della propria vita, secondo l’Istat, il 6,8% delle donne ha avuto proposte inappropriate o commenti osceni o malevoli sul proprio conto attraverso i social. La diffusione delle molestie che avvengono per mezzo della rete è in aumento, coerentemente con il maggiore uso dei social network negli anni più recenti.

1 tweet su 4 offende le donne

L’incontro ha messo in luce le ricerche svolte da Amnesty International, organizzazione non governativa internazionale, impegnata da anni nella difesa dei diritti umani.

Le indagini svolte dall’ong sono contenute nel rapporto “Il barometro dell’odio 2020 – Sessismo da tastiera", che si basa su una quantità di dati non indifferente: su oltre 40 mila post e tweet analizzati più di 1 su 10 è offensivo, e tra questi 1 su 4 riguarda in particolare il tema donne e i diritti di genere. Nella dimensione europea i paesi più colpiti sono Germania, Italia e Francia.

“L’uso consapevole dei social”

“Come consiglio regionale - ha esordito in aula il presidente Stefano Allasia - non intendiamo sottrarci all’impegno a cui ci richiamano gli esperti del consiglio d’europa. Il rapido sviluppo delle tecnologie ha moltiplicato le occasioni di violenza contro donne e ragazze, esponendole a maggiori rischi di abuso. Quattro sono i pilastri su cui il consiglio europeo ci invita ad intraprendere azioni concrete: prevenzione, protezione, azione penale e politiche coordinate; e sta a noi istituzioni continuare il lavoro fondamentale svolto con gli istituti scolastici, le famiglie e le giovani generazioni, offrendo percorsi di alfabetizzazione digitale e della sicurezza online a tutti i livelli di istruzione, uso consapevole dei social network e educazione di genere e lotta al sessismo.

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