Acqua, in 50 hanno avvertito malesseri
NOVARA L’emergenza acqua nella zona sud di Novara, da mercoledì pomeriggio, è rientrata. Giovedì sera, il Comune, l’Asl e “Acqua Novara e Vco” hanno promosso un incontro con la popolazione, alla parrocchia di San Francesco. Obiettivo fornire informazioni ed eventuali aggiornamenti a tutti gli interessati. Come era immaginabile il salone era gremito di gente, e molti non sono nemmeno riusciti ad entrare. Facce preoccupate e arrabbiate.
Le strade interessate sono state le vie Massara, Vanvitelli, Bernini e Borsellino&Falcone, oltre alle traverse e ad alcune vie limitrofe. Una ventina di strade in tutto. L’acqua è tornata potabile (anche se qualche residente giovedì riferiva come l’acqua dal proprio rubinetto, al condominio “La mimosa”, scendesse ancora di colore giallo) e lo ha attestato le analisi dell’Asl. I residenti sono stati avvisati con cartelli, Alert system e con i megafoni. A spiegare l’accaduto, il direttore di “Acqua Novara e Vco”, l’ingegner Marco Lombardi, che ha spiegato come l'azienda abbia presentato una denuncia in Questura contro ignoti. E’ sembrato di capire che lo stesso Lombardi fosse stato raggiunto da un avviso di garanzia, ma così non è. A margine ha infatti poi spiegato: «Abbiamo ricevuto la richiesta dalla magistratura di relazionare su quanto accaduto. Al momento, per quanto mi risulta, escluderei di essere indagato».
Lombardi ha spiegato ai presenti: «Abbiamo anche fatto rimuovere due allacci che non dovevano esserci e che hanno cagionato la contaminazione dell’acqua. Un errore, quello che ha generato tutto, compiuto da un privato. Tutto ha avuto inizio il 31 maggio, quando ci sono arrivate le prime segnalazioni, da uno stabile, di acqua sporca». Una situazione che sembrava limitata a quel preciso condominio di via Vanvitelli 16 (“La Mimosa”). Successive analisi, qualche giorno più tardi (quelle precedenti avevano indicato un problema appunto solo al civico 16), «hanno evidenziato l’inquinamento di altre strade e così è scattata l’allerta. Tempo di attrezzarci e sabato abbiamo avvisato la popolazione, vietando ai residenti l’uso dell’acqua almeno sino al completamento della disinfezione della rete idrica con il cloro».
Un intervento, quello di Lombardi, interrotto dalla voce di alcuni residenti, che volevano dire la loro e sostenere come ci fossero stati troppi ritardi e come «le persone stavano male da molto prima». «Siamo qui tutti per dare risposte - ha sottolineato il sindaco Andrea Ballarè - In questa situazione siamo tutti parte offesa, perché c’è stato un danno ai cittadini e alla città tutta a causa di un errore di un privato, che ha determinato l’infiltrazione di acque inquinate nella rete dell'acquedotto. E’ entrata acqua di un canale usato per l’irrigazione. Vogliamo informarvi e rispondere a ogni vostra domanda. Abbiamo qui anche il personale dell’Asl che vi spiegherà su quanto necessario fare adesso».
Le maggiori rimostranze dei cittadini hanno riguardato il presunto tardivo avvivo. La dottoressa Ivana Rigoni, dell’Asl: «L’inquinamento ha cagionato sintomi abbastanza blandi nei soggetti sani, ma più importanti in soggetti più sensibili, come anziani o persone con problemi di salute. Per lo più vomito, diarrea e dolori addominali. A oggi abbiamo avuto 51 segnalazioni».
Monica Curino
leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di sabato 11 giugno
NOVARA L’emergenza acqua nella zona sud di Novara, da mercoledì pomeriggio, è rientrata. Giovedì sera, il Comune, l’Asl e “Acqua Novara e Vco” hanno promosso un incontro con la popolazione, alla parrocchia di San Francesco. Obiettivo fornire informazioni ed eventuali aggiornamenti a tutti gli interessati. Come era immaginabile il salone era gremito di gente, e molti non sono nemmeno riusciti ad entrare. Facce preoccupate e arrabbiate.
Le strade interessate sono state le vie Massara, Vanvitelli, Bernini e Borsellino&Falcone, oltre alle traverse e ad alcune vie limitrofe. Una ventina di strade in tutto. L’acqua è tornata potabile (anche se qualche residente giovedì riferiva come l’acqua dal proprio rubinetto, al condominio “La mimosa”, scendesse ancora di colore giallo) e lo ha attestato le analisi dell’Asl. I residenti sono stati avvisati con cartelli, Alert system e con i megafoni. A spiegare l’accaduto, il direttore di “Acqua Novara e Vco”, l’ingegner Marco Lombardi, che ha spiegato come l'azienda abbia presentato una denuncia in Questura contro ignoti. E’ sembrato di capire che lo stesso Lombardi fosse stato raggiunto da un avviso di garanzia, ma così non è. A margine ha infatti poi spiegato: «Abbiamo ricevuto la richiesta dalla magistratura di relazionare su quanto accaduto. Al momento, per quanto mi risulta, escluderei di essere indagato».
Lombardi ha spiegato ai presenti: «Abbiamo anche fatto rimuovere due allacci che non dovevano esserci e che hanno cagionato la contaminazione dell’acqua. Un errore, quello che ha generato tutto, compiuto da un privato. Tutto ha avuto inizio il 31 maggio, quando ci sono arrivate le prime segnalazioni, da uno stabile, di acqua sporca». Una situazione che sembrava limitata a quel preciso condominio di via Vanvitelli 16 (“La Mimosa”). Successive analisi, qualche giorno più tardi (quelle precedenti avevano indicato un problema appunto solo al civico 16), «hanno evidenziato l’inquinamento di altre strade e così è scattata l’allerta. Tempo di attrezzarci e sabato abbiamo avvisato la popolazione, vietando ai residenti l’uso dell’acqua almeno sino al completamento della disinfezione della rete idrica con il cloro».
Un intervento, quello di Lombardi, interrotto dalla voce di alcuni residenti, che volevano dire la loro e sostenere come ci fossero stati troppi ritardi e come «le persone stavano male da molto prima». «Siamo qui tutti per dare risposte - ha sottolineato il sindaco Andrea Ballarè - In questa situazione siamo tutti parte offesa, perché c’è stato un danno ai cittadini e alla città tutta a causa di un errore di un privato, che ha determinato l’infiltrazione di acque inquinate nella rete dell'acquedotto. E’ entrata acqua di un canale usato per l’irrigazione. Vogliamo informarvi e rispondere a ogni vostra domanda. Abbiamo qui anche il personale dell’Asl che vi spiegherà su quanto necessario fare adesso».
Le maggiori rimostranze dei cittadini hanno riguardato il presunto tardivo avvivo. La dottoressa Ivana Rigoni, dell’Asl: «L’inquinamento ha cagionato sintomi abbastanza blandi nei soggetti sani, ma più importanti in soggetti più sensibili, come anziani o persone con problemi di salute. Per lo più vomito, diarrea e dolori addominali. A oggi abbiamo avuto 51 segnalazioni».
Monica Curino
leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di sabato 11 giugno