Arona da Macello a Museo: "Il comune riuscirà a non andare in perdita?"
"Dopo i numeri dati in consiglio, abbiamo chiesto copia del prospetto per valutarlo con attenzione. E vedendolo non possiamo che avere qualche preoccupazione".
Il gruppo Arona Domani esprime molte perplessità sul futuro dell'ex Macello: diverrà infatti un museo. Ma il comune sarà in grado di sostenere i costi futuri di gestione senza andare in perdita?
L'intervento della minoranza
"In occasione del Consiglio Comunale del 29 novembre - scrivono i consiglieri di minoranza - il sindaco Monti, rispondendo ad una interrogazione del nostro consigliere Buttà, ha finalmente illustrato i dati di quello che hanno chiamato Business Plan del realizzando Museo dell’ “ex Macello”. Era da tempo che chiedevamo di conoscere, non tanto i dati relativi alla ristrutturazione dell’edificio, quanto i costi previsti a regime per la gestione di tale Museo. Dopo i numeri dati in consiglio, abbiamo chiesto copia del prospetto per valutarlo con attenzione. E vedendolo non possiamo che avere qualche preoccupazione".
L’amministrazione da un lato ipotizza “spese annue di gestione” per €. 80.154,88, pareggiate da “entrate annue di gestione museo” pari a €. 80.000,00 (di cui €. 31.280,00 di contributi dal Comune – a se stesso). Evidenzia però, in aggiunta a quelle spese, ulteriori “costi fissi per anno” pari a €. 74.730,00 (in caso di funzionamento del museo a 7 giorni su 7) o €. 47.730,00 (in caso di funzionamento 3/7).
"Evidentemente qualcosa non torna - proseguono i consiglieri - O meglio, se i dati sono questi, nella migliore delle ipotesi si generebbe un disavanzo di €. 47.730. Ma è chiaro che i conti sono approssimativi, anche perché non si capisce perché le entrate vengono conteggiate in misura fissa, senza differenziare tra apertura 7/7 giorni o 3/7. Nel Business Plan vengono indicati €. 12.000come "entrate da affitto area ristoro", quando nel Progetto per la Fondazione Cariplo è scritto che sul gestore del bar-ristoro "non graveranno costi di locazione". Delle due l'una. Il sindaco è fiducioso e prende come termine di paragone il Must di Vimercate che nel 2022 ha avuto 15mila presenze. Lui calcola di “duplicare gli ingressi”: lo speriamo tutti, ma - piccolo particolare - il MUST (aperto dal mercoledì alla domenica) si sviluppa su 14 sale disposte su due piani per circa 1.000 mq, il nostro Museo avrà 6 sale permanenti per totali 260 mq dedicate alla “donazione Usellini” e 3 sale (2 per esposizioni temporanee e 1 per aula didattica) per altri 110 mq.
La donazione allo stato non è ancora stata accettata e, a quanto riferisce il sindaco, il dott. Sansone ha espresso la volontà di ampliare il numero delle opere da donare. Ad oggi dovrebbero essere 365 opere per un valore di 931mila e 200 euro. In 6 sale diventa complicato collocarle tutte. A quanto pare comunque il museo vivrà di altre esposizioni con mostre “molto importanti” sotto la cura del direttore del Museo: per queste avremmo le 2+1 sale da 110 mq, forse un po’ pochine.
Il recupero della struttura dell’ex Macello è sicuramente un dato positivo per la nostra città, e su questo non si discute. Le preoccupazioni sono nella destinazione d’uso data. La collocazione non centrale del Museo, purtroppo, non ne favorirà la fruizione da parte dei turisti (che già fanno fatica ad andare in piazza San Graziano) ed il rischio è che le gestione determinerà un buco da coprire ogni anno con fondi pubblici. A, a proposito di paragoni, il Must di Vimercate, nel 2021 ha visto spese pari 250 mila e 94 euro ed entrate di 13mila e 846,95 euro con un deficit di 236.247,13 euro all'anno".