Edmondo Poletti e San Gaudenzio: così l'arte descrive la tradizione del territorio
Il costante confronto tra gli organizzatori ha consentito di aggiungere ulteriori tasselli al progetto iniziale
Si conclude con l’incontro sul tema “Edmondo e Gaudenzio – Poletti e Novara” alle 18 del 14 gennaio e con la presentazione del catalogo “Pop-Poletti - Edmondo Poletti. 18 artisti e san Gaudenzio”, in programma alle 18 del 19 gennaio, il percorso di valorizzazione dell’artista novarese curato dal Servizio Politiche culturali della Provincia di Novara con la galleria “Vivace” di Novara (che ospiterà entrambi gli appuntamenti nella sua sede di piazza delle Erbe) e l’associazione “Taaf – Laboriatorio di ceramica” di Carpignano Sesia.
L'evento
"Come si ricorderà – spiega il consigliere delegato Marzia Vicenzi – nel mese di settembre era stata organizzata a palazzo Natta l’esposizione “Le radici dell’arte” dedicata ad alcuni calchi scultorei e bassorilievi di Poletti. Un’iniziativa, questa, che era stata tra l’altro arricchita dalla collaborazione di Enti e realtà del territorio come il Comune di Carpignano sesia, il museo storico “Rossini” di Novara, il museo “Fanchini” e il museo di arte sacra “Mozzetti” di Oleggio e la gipsoteca “Sacchi” di Gozzano, che custodiscono questo genere di patrimonio artistico e con i quali abbiamo lavorato per consentirne la promozione.
Il costante confronto tra gli organizzatori ha consentito di aggiungere ulteriori tasselli al progetto iniziale: tra i materiali recentemente rinvenuti che testimoniano l’attività di Poletti, che ha toccato diverse località del Novarese, c’è stato quello del calco originale per la realizzazione della statua di san Gaudenzio, della quale esistono oggi pochissimi esemplari di collezioni private".
Da questo fatto l’idea di far conoscere "l’opera dedicata al santo patrono del capoluogo e dell’intera Diocesi di Novara, ma anche – aggiunge il consigliere - il desiderio di rendere un ulteriore omaggio, in occasione della festa del 22 gennaio, alla figura di Gaudenzio attraverso nuove riproduzioni del calco di Poletti e attraverso il contributo di diciotto artisti contemporanei, non solo del Novarese, che hanno a loro volta dato un contributo creativo per ricordare il patrono, nato pagano e divenuto il primo vescovo e grande diffusore della fede nella “terra tra i due fiumi”, al quale l’agiografia medievale ha attribuito prodigi, guarigioni e miracoli, tra i quali quello delle rose, particolarmente caro a tutti e che diventa ogni anno oggetto di commemorazione e ricordo durante la festa del 22 gennaio e la “Cerimonia del fiore”. Un momento al quale, storicamente, partecipano non solo i devoti che abitano in città, ma anche quelli provenienti da tutta la Diocesi. Riteniamo che agli occhi di Poletti, figlio del Novarese, Gaudenzio sia sicuramente apparso sì come un personaggio affascinante sul piano culturale e storico, ma anche e soprattutto come uno dei collanti più significativi e autentici della tradizione, della devozione e di quei valori condivisi che sono ancora il solco della nostra identità. L’iniziativa “Edmondo e Gaudenzio” e il catalogo “Pop-Poletti - Edmondo Poletti. 18 artisti e san Gaudenzio” sono la dimostrazione che in quella statua convivono un’artista e il santo, figure che hanno ancora molto da dirci: si tratta di un’opera che parla del Novarese e che vuole parlare ai Novaresi.
Il “San Gaudenzio” è, del resto, lo stesso Poletti, siamo tutti noi che non possiamo non dirci “gaudenziani”.
Il consigliere evidenzia inoltre che "se, da un lato, il progetto di valorizzazione di Poletti è giunto, con i prossimi appuntamenti, a una sua fase conclusiva, dall’altro apre per noi nuovi scenari grazie anche a tutti i materiali documentali e artistici che si stanno tuttora raccogliendo in tutto il Novarese grazie al contributo di numerosi estimatori ed esperti d’arte: un percorso – conclude il consigliere – che abbiamo intenzione di continuare a percorrere con interesse e attenzione".
Veronica Armani ricorda infime che "nei prossimi giorni e per la durata della festa patronale, nel quadriportico di palazzo Natta, sarà esposto il “San Gaudenzio” di Poletti come gesto di omaggio e devozione, mentre alla galleria potranno essere viste le opere realizzate dai diciotto artisti che hanno partecipato a quello che potremmo definire una sorta di “challange” dedicato a san Gaudenzio. Si tratta di Davide Baroggi, Pako Bono, Eugenio Cerrato, Riccardo Corciolani, Federico Cozzucoli, Davide Ferro, Enzo Fiore, Ernesto Jannini, Marcello Mantovani, Silvana Marra, Elisabetta Marzorati, Fabrizio Molinario, Florine Offergelt, Olinsky, Costantino Peroni, Massimo Romani e Vittorio Valente.
Tutti hanno messo in atto le proprie capacità artistiche e creative ma, soprattutto, hanno accettato subito e con entusiasmo di mettersi in gioco per raccontare se stessi e il proprio rapporto con la figura del santo, espressione del territorio e che, per loro come per Poletti, ha rappresentato un’avvincente fonte di ispirazione. Le opere saranno tutte raccolte nel catalogo “Edmondo Poletti – 18 artisti e san Gaudenzio” e, al termine dell’esposizione, saranno messe all’asta: in accordo con tutti gli artisti - annuncia a conclusione - il ricavato sarà devoluto ai progetti della cooperativa sociale “Liberazione e speranza”, gestore del Centro antiviolenza di Novara a favore delle donne maltrattate e dei loro bambini".