Aiutare i ragazzi nella "Ricerca del sè"
Non solo orientamento scolastico, ma anche inclusione
“La ricerca del sè. Come i ragazzi possono migliorare il benessere personale, familiare e sociale”. Si tratta del progetto dell’associazione RI-NASCITA grazie al contributo economico del Comune di Cameri e della Provincia di Novara, in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Statale F. Tadini di Cameri, Cabiria Teatro, Associazione Muse e la Lega del Filo d'Oro.
Progetto per i ragazzi di seconda media
Un progetto dedicato alle seconde medie, che coinvolge 97 ragazzi e «Si propone di fornire ai ragazzi - spiega la presidente di RI-NASCITA Delia Leuzzi - un modello, che permetta loro di ricercare in sé stessi la loro vera identità e le aspirazioni per il futuro e che li aiuti a porsi domande e a scavare nel proprio animo per scoprire le proprie potenzialità. Un obiettivo particolare del progetto riguarda i ragazzi con disabilità e/o con svantaggi cognitivi che si trovano già in situazione di fragilità e hanno bisogno di sentirsi integrati». Il sociologo e pedagogista Orlando Zane spiega che «la loro presenza nel gruppo progettuale è sicuramente una ricchezza poiché stimola tutti i partecipanti ad identificarsi nella diversità ed a fondare uno spirito di inclusione». «Un’iniziativa che si inserisce perfettamente nelle attività di orientamento già presenti nelle nostre attività curriculari - puntualizza il dirigente scolastico Stefania Ardizio - E’ un momento importante anche per le famiglie con le quali ci sono già stati momenti di confronto». «Siamo sempre vicini, anche economicamente, a queste iniziative - fa eco l’assessore Piarangelo Toscani - Come Amministrazione abbiamo già attuato anche in passato eventi di questo tipo, siamo contenti che il ventaglio dell’offerta si ampli sempre di più». «Anticipare il progetto di orientamento non può che essere positivo - sintetizza il consigliere provinciale Andrea Crivelli - soprattutto perché si lavora sulle fragilità e si punta sul super tutoring».
Il progetto
L'articolazione del progetto prevede nella fase iniziale un incontro preparatorio coi genitori dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado, per la presentazione del progetto e sensibilizzarli alle tematiche progettuali. Sarà data particolare attenzione alle famiglie dei ragazzi con disabilità. Esse infatti lamentano che ci siano pochi progetti per la disabilità dedicati alle scuole, dove i ragazzi disabili vengono spesso abbandonati a se stessi. Il progetto invece dà rilievo alla loro integrazione sottolineando il concetto di “inclusione”, che non è ancora conosciuto dai preadolescenti, i quali spesso si relazionano con loro in modo disorganico fino a rifiutarli o a emarginarli.
Secondo momento prevede incontri dei ragazzi con tutor esperti; avranno il compito di aiutarli a porsi domande sui grandi temi e valori dell'esistenza, per portare alla luce, nell'insieme magmatico di desideri, timori, passioni che alberga nel loro animo, le vere capacità rimaste inespresse. Ciò avverrà tramite racconti e disegni liberi, avvicinamento alla filosofia per ragazzi e quindi al dialogo socratico. I tutor esperti saranno aiutati nelle gestione del gruppo da alunni delle scuole superiori di secondo grado che parteciperanno come volontari. Il terzo momento prevede che i ragazzi, con l'aiuto degli attori professionisti di Cabiria Teatro, scrivano una sceneggiatura che ripropone il loro universale umano e che sarà portata sulla scena nello spettacolo teatrale con cui si conclude il progetto. Il dialogo con sé stessi infatti richiama quello socratico, che si collega al teatro, al “dramma”, in cui i protagonisti vivono un contrasto interiore davanti alla necessità inevitabile di una scelta, come avviene anche per i giovani.
Sul palcoscenico
Saliranno su un palcoscenico per “raccontare di sé” esibendosi davanti ad un pubblico. Nel progetto riveste perciò un ruolo molto importante la collaborazione con soggetti che siano “altro” rispetto alla famiglia e alla scuola, e che consenta ai ragazzi di conoscere meglio le proprie doti particolari rapportandosi con il mondo esterno del lavoro, del volontariato, delle disabilità e con le realtà, le esigenze ed i servizi presenti sul territorio.
Collaborano al progetto: La Lega del Filo d’oro – L’associazione Muse – Il comune di Cameri - La Provincia di Novara.