Oltre 150 persone al pranzo organizzato da S. Egidio per i 70 anni della Repubblica
NOVARA, Almeno centocinquanta persone hanno partecipato al pranzo all’ex sede del CdQ di Sant’Agabio, a Novara, offerto dalla Comunità di Sant’Egidio per festeggiare insieme il 2 giugno, festa della Repubblica, festa di tutti.
C’erano tutte le generazioni: la più giovane Ahram, marocchina di 6 mesi, la più anziana Olga di novantacinque anni che ha ricordato la sua partecipazione al voto il 2 giugno 1946, quando per la prima volta in Italia le donne hanno partecipato alle elezioni. Mamadou della Scuola di lingua e cultura italiana ha dato il benvenuto agli anziani e alle famiglie invitate. Anche il clima meteorologico ha dato un contributo permettendo, dopo una iniziale pioggerella, la comparsa del sole. La voce di Kingsley, giovane studente del liceo musicale, ha introdotto il pranzo offerto dalla generosità di alcuni ristoratori novaresi: La Truffa, Le Due Suocere, Theo‘s, Le Tre Lanterne, la Pizzeria Centro e Capoferri Catering, la Guinnes Times di Nibbia, e la panetteria “Il calabrese”. Hanane ha preparato un piatto tipico marocchino particolarmente buono. Un menù ricco e abbondante: pasta al forno, pollo e patatine, cous cous, dolce, anguria e un italianissimo caffè. Anche Serena, lituana, e Enza, italiana, hanno voluto cantare con estrema bravura brani della Tosca. Zeineb e Alessandro, Martina con altri amici hanno servito con simpatia ai tavoli allestiti anche nel cortile attorno a cui erano sedute alcune famiglie. Significativa la presenza di alcuni giovani della locale Associazione dei Giovani Musulmani d'Italia che hanno sottolineato la gioia di ritrovarsi insieme, dedicando a tutti un canto di benedizione e di pace. Un clima di familiarità, sereno, e accogliente ha permesso a tutti di gustare ogni minuto condividendo la gioia e la simpatia reciproca. E’ stata una giornata speciale quella “in cui – spiegano da S. Egidio - abbiamo compreso l’importanza e la bellezza del vivere insieme”. La coreografia del tricolore e l’inno di Mameli cantato assieme da un folto gruppo di anziani “Ranat di Sant’Agabio” e famiglie e giovani rifugiati hanno mostrato una immagine reale di un quartiere che in questi anni si è trasformato, pur mantenendo una capacità di accoglienza e di curiosità per “l’altro”. Antonio e Mohammed, entrambi appassionati sportivi, si sono riconosciuti con la medesima passione per il calcio pur tifando squadre avversarie. Aman si è cimentata, pur con un italiano da perfezionare, nel cantare Fratelli d’Italia. Una festa in cui ognuno si è sentito accolto, condividendo l’amicizia, il desiderio di incontrarsi e di sentirsi parte di una grande famiglia.
mo.c.
NOVARA, Almeno centocinquanta persone hanno partecipato al pranzo all’ex sede del CdQ di Sant’Agabio, a Novara, offerto dalla Comunità di Sant’Egidio per festeggiare insieme il 2 giugno, festa della Repubblica, festa di tutti.
C’erano tutte le generazioni: la più giovane Ahram, marocchina di 6 mesi, la più anziana Olga di novantacinque anni che ha ricordato la sua partecipazione al voto il 2 giugno 1946, quando per la prima volta in Italia le donne hanno partecipato alle elezioni. Mamadou della Scuola di lingua e cultura italiana ha dato il benvenuto agli anziani e alle famiglie invitate. Anche il clima meteorologico ha dato un contributo permettendo, dopo una iniziale pioggerella, la comparsa del sole. La voce di Kingsley, giovane studente del liceo musicale, ha introdotto il pranzo offerto dalla generosità di alcuni ristoratori novaresi: La Truffa, Le Due Suocere, Theo‘s, Le Tre Lanterne, la Pizzeria Centro e Capoferri Catering, la Guinnes Times di Nibbia, e la panetteria “Il calabrese”. Hanane ha preparato un piatto tipico marocchino particolarmente buono. Un menù ricco e abbondante: pasta al forno, pollo e patatine, cous cous, dolce, anguria e un italianissimo caffè. Anche Serena, lituana, e Enza, italiana, hanno voluto cantare con estrema bravura brani della Tosca. Zeineb e Alessandro, Martina con altri amici hanno servito con simpatia ai tavoli allestiti anche nel cortile attorno a cui erano sedute alcune famiglie. Significativa la presenza di alcuni giovani della locale Associazione dei Giovani Musulmani d'Italia che hanno sottolineato la gioia di ritrovarsi insieme, dedicando a tutti un canto di benedizione e di pace. Un clima di familiarità, sereno, e accogliente ha permesso a tutti di gustare ogni minuto condividendo la gioia e la simpatia reciproca. E’ stata una giornata speciale quella “in cui – spiegano da S. Egidio - abbiamo compreso l’importanza e la bellezza del vivere insieme”. La coreografia del tricolore e l’inno di Mameli cantato assieme da un folto gruppo di anziani “Ranat di Sant’Agabio” e famiglie e giovani rifugiati hanno mostrato una immagine reale di un quartiere che in questi anni si è trasformato, pur mantenendo una capacità di accoglienza e di curiosità per “l’altro”. Antonio e Mohammed, entrambi appassionati sportivi, si sono riconosciuti con la medesima passione per il calcio pur tifando squadre avversarie. Aman si è cimentata, pur con un italiano da perfezionare, nel cantare Fratelli d’Italia. Una festa in cui ognuno si è sentito accolto, condividendo l’amicizia, il desiderio di incontrarsi e di sentirsi parte di una grande famiglia.
mo.c.