Bene confiscato

Castello di Miasino: partiti i lavori di ristrutturazione

Si chiuderanno entro il 2024

Castello di Miasino: partiti i lavori di ristrutturazione
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“Il cerchio si sta chiudendo. I lavori in corso per la ristrutturazione del Castello di Miasino sono il passaggio chiave che aspettavamo da tempo per la restituzione alla collettività e il riutilizzo sociale del bene”. Lo dichiara il Consigliere regionale Domenico Rossi al termine di una riunione, nella mattinata di oggi, con i dirigenti degli uffici regionali competenti.

Castello di Miasino

“Ho chiesto un incontro per fare il punto della situazione e valutare con gli uffici i prossimi passi. Considerato che la consegna del Castello alla Regione Piemonte da parte dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC) risale al febbraio 2016 occorre stringere i tempi” afferma il consigliere Dem che, nella scorsa legislatura, avviò il percorso di acquisizione del bene sequestrato con un atto di indirizzo, votato all’unanimità dal Consiglio Regionale nel settembre 2014, che impegnava la Giunta a rispondere positivamente alla richiesta di acquisizione da parte dell’ANBSC.

“La buona notizia è che i lavori di ristrutturazione sono cominciati e che gli uffici valutano la chiusura del cantiere entro il 2024. Nel frattempo, però, non possiamo stare a guardare perciò ho sollecitato gli uffici affinché venga pubblicato l’avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse per la concessione in uso del Castello” spiega Rossi.

“Secondo quanto concordato con dirigenti e funzionari - prosegue il consigliere - la manifestazione di interesse potrebbe essere pubblicata già dopo l’estate con l’obiettivo di raccogliere nuovamente idee sulla base delle quali poi pubblicare il bando per l’assegnazione definitiva del bene e rimetterlo a disposizione della comunità per generare economia pulita, cultura e bellezza, contestualmente alla fine dei lavori di riqualificazione”.

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