Intra 24enne minaccia titolare di un bar con coltello: arrestato dopo colluttazione
Anche in caserma ha cercato lo scontro con gli agenti
Nella notte di sabato 4 febbraio, gli Agenti della Sezione Volanti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, sono intervenuti in Piazza Ranzoni, ad Intra, perché il titolare di un noto bar aveva segnalato la presenza di un soggetto molesto armato di coltello.
I fatti
All’arrivo degli operatori, il ragazzo, un etiope di 24 anni, senza fissa dimora, si era già dato alla fuga per le stradine del centro storico, non prima di aver procurato una ferita alla testa al proprietario del bar con l’uso del suo telefono cellulare e minacciato questi con un coltello.
Raccolte tutte le necessarie informazioni, gli equipaggi si mettevano alla ricerca del ragazzo segnalato.
L’etiope veniva rintracciato poco dopo in via Palestro con indosso il giubbotto rovesciato, nel tentativo di eludere i controlli. Effettuata una perquisizione personale anche alla ricerca dell’arma, gli veniva rinvenuto il telefono cellulare utilizzato per l’azione criminosa poco prima perpetrata che veniva messo sotto sequestro.
Lo straniero veniva accompagnato presso gli Uffici della Questura per la redazione degli atti a suo carico. In Questura lo stesso assumeva un atteggiamento ostile e minaccioso nei confronti degli operatori; inscenava degli atti di autolesionismo tentando di sbattere la testa contro il muro; tale azione veniva prontamente impedita dagli operatori che lo stavano vigilando. In quel momento il ragazzo iniziava a dimenarsi urlando e tirando calci e pugni in
direzione degli agenti. Nella circostanza, veniva ferito un agente di polizia con lesioni giudicate guaribili in 30 giorni salvo complicazioni.
Pertanto lo stesso veniva tratto in arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e deferito in stato di libertà per minaccia aggravata.
Trattenuto presso le Camere di Sicurezza, nel pomeriggio odierno si è tenuta l’udienza di convalida con applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria tutti i giorni della settimana, per tre mesi.