Festival di Sanremo: l'unico piemontese in gara è il criticatissimo Rosa Chemical
Amadeus: “Non sono d’accordo con le critiche"
Il rapper di Alpignano, città metropolitana di Torino, Rosa Chemical è l'unico piemontese in gara al Festival di Sanremo. Nella seconda puntata del Festival si è posizionato 9° in classifica, con il suo brano "Made in Italy", una canzone che, come descritta da lui stesso, parla di sesso, libertà, uguaglianza, OnlyFans e amore in tutti i sensi secondo una visione genderless. Sia il testo che il suo look hanno fatto discutere non poco il grande pubblico e la politica.
La polemica politica
Prima dell'inizio del Festival della Canzone Italiana, una parlamentare di Fratelli d'Italia, Maddalena Morgante, aveva sollevato la questione sull'aspetto di Rosa Chemical e sul messaggio che trasmette al pubblico che lo guarda attraverso il mezzo televisivo.
Le parole della parlamentare:
"Onorevoli colleghi, resta sconcerto la notizia riportato da alcuni organi di stampa che, Manuel Franco Rocati in arte Rosa Chemical, in gara al prossimo Festival di Sanremo porterà, come da lui stesso affermato (e chiedo sin da subito scusa per i termini che utilizzerò): il sesso, l’amore poligamo e i porno su Onlyfans.
La rivoluzione fluida era già nota da tempo al Teatro Ariston, ma trasformare il Festival di Sanremo, un appuntamento che ogni anno tiene incollato lo schermo famiglie e bambini, emblema della tribù tradizionale convenzionale, nell'appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno. Nonostante viviamo nell'era dei social network, la televisione rimane il principale canale d'informazione per i cittadini e i maggiori fruitori del mezzo televisivo, rimangono i minori e le famiglie che diventano la fascia di riferimento principale per la creazione di programmi. Il Festival della canzone italiana, rischia di diventare l'ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida. Temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d'Italia contrasta.
E' inaccettabile che tutto questo possa avvenire, non soltanto sulla Tv di Stato, che troppo spesso dimentica il ruolo di pubblico servizio. Non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la televisione per una serata di famiglia. E' innegabile Presidente che la rassegna più importante del nostro Paese, sia un enorme vincolo culturale ma anche politico e sociale.
Come lo stesso mondo della musica sia un palcoscenico per raccontare e descrivere la società e le sue dinamiche attuali. Questo suo ruolo però (e mi dispiace davvero dirlo) ormai da tempo, e soprattutto in quest'ultime edizioni, si è trasformato in una vera propria propaganda a senso unico. Un vero condensato della peggiore ideologia che mina e che vuole minare l'identità dell'uomo e della donna e alla dissacrazione, in modo del tutto irrispettoso dei più importanti simboli religiosi. Questo per noi, per quanto ci riguarda, non è accettabile. Auspichiamo pertanto, signor Presidente, che che ci sia un ripensamento. Grazie Presidente".
Amadeus lo ha difeso così:
“Non sono d’accordo con le critiche, ma il pezzo di Rosa Chemical magari diventerà quello preferito dai suoi figli e dopo tutto questo lo ballerà anche lei. I moralisti mi fanno sempre un po' paura. Ci vuole educazione, non recare un danno all'altro. Ma ai bambini va spiegato che una persona è diversa dall'altra, che esiste un uomo che ama un uomo, e una donna che ama una donna. L'amore non deve essere etichettato e questo va portato ovunque: nel lavoro, in televisione, nel mondo spettacolo, col massimo rispetto per tutti. I bambini non si sconvolgono, l'importante è che non si sconvolgano i genitori, perché tu sei in grado di spiegare un messaggio se prima sei in grado di capirlo”.
In seguito, Rosa Chemical ha voluto ringraziare Amadeus per il suo intervento, prima di salire sul palco:
“Ci tenevo prima d’iniziare a ringraziarti per le bellissime parole che hai speso su tutta la vicissitudine. Grazie veramente”.