Raddoppio ferroviario Vignale-Oleggio-Arona: ecco le tempistiche
La progettazione non è ancora partita e per la realizzazione si parla di molti anni
Durante la seduta dello scorso 10 febbraio, il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità una mozione sul progetto del raddoppio della linea ferroviaria Vignale-Oleggio-Arona. Progetto di cui si parla da almeno 20 anni, e in merito al quale sono stati dati svariati annunci. Un intervento da molti atteso e da molti temuto per il suo impatto.
A che punto siamo?
Il punto all’ordine del giorno è stato per il vicepresidente della Provincia, con delega ai Trasporti, Michela Leoni per fare il punto della situazione rispetto al futuro dell’infrastruttura.
“Come è noto – ha ricordato il vicepresidente - Rfi ha messo in atto un investimento di 430 milioni di euro sul territorio novarese per il raddoppio delle linee ferroviarie di accesso sud al valico del Sempione e precisamente da Vignale-Oleggio-Arona”.
“Vista l’importanza e il cospicuo importo - ha aggiunto Leoni - il Prefetto di Novara, nello scorso mese di dicembre, ha firmato con le Istituzioni territoriali, tra le quali anche la Provincia di Novara, un Protocollo di legalità, con l’obiettivo di prevenire e contrastare i tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata in materia di appalti, servizi e forniture pubbliche”.
All’incontro, prosegue il vice presidente, ha partecipato il rappresentante di Rfi, che ha ribadito che lo studio di fattibilità vedrà la luce nel corso del 2023: a oggi non sussistono, pertanto, stati avanzati di elaborazione dell’opera o di altri progetti.
“Infatti - conclude Leoni - sono state presentate a grandi linee le caratteristiche del piano di intervento, ribadendo che l’inizio della progettazione sarà a partire dall’anno in corso e verrà completata in dieci-quindici anni, ovverosia tra il 2033 e il 2035”.
Il vicepresidente ha inoltre ribadito che Rfi ha programmato l’opera “tenuto conto delle costanti richieste dei Paesi del Centro Europa, come Germania e Svizzera, di movimentazione del traffico merci su ferro anziché su gomma tra le priorità di questi Paesi vi è infatti quella di intensificare questo genere di trasporto di merci per diminuire l’inquinamento e il sovraffollamento generati dai mezzi pesanti sulle strade. Questa sorta di autostrada viaggiante avrà senza dubbio un risvolto positivo sulla diminuzione dell’inquinamento atmosferico: la Strada statale 32, per esempio, è interessata giornalmente dal transito di migliaia di mezzi”.
L’incontro a Oleggio
Lo scorso 6 febbraio, “con l’obiettivo di curare gli interessi e promuovere lo sviluppo del nostro territorio”, la vicepresidente ha partecipato a un incontro che si è tenuto nel Comune di Oleggio “insieme con il sindaco Andrea Baldassini e i tecnici di Rfi e Italferr. Dall’incontro è scaturito che Rfi ha trasmesso al Ministero una relazione sui costi-benefici del raddoppio della linea ferroviaria Vignale-Oleggio-Arona, precisando che nulla verrà realizzato prima del 2035-2040”.
Nel ribadire che, a oggi, non vi sono progetti in corso, Rfi ha inoltre precisato di aver richiesto edottenuto dal Ministero, la possibilità di utilizzare i fondi già stanziati, pari a 12-13 milioni di euro, per adeguare e raddoppiare le attuali aree di interconnessione o scambio, già presenti sulla linea, attualmente di lunghezza non conforme 500 metri, ai moduli da 750 metri.
Questo fatto garantirebbe la momentanea sosta o parcheggio dei treni merci al transito di altri merci in discesa o salita sulla linea. Rfi ha quindi confermato che la priorità per quanto riguarda il traffico merci su rotaia è quella di utilizzare per lo più le linee ferroviarie Novara-Borgomanero-Domodossola e Novara-Luino.
“L’Amministrazione provinciale – ha concluso il vicepresidente - pur non avendo competenze in merito è comunque intenzionata a valutare le necessità avanzate dal territorio e qualora fosse necessario alla creazione di un tavolo di coordinamento con gli enti e le associazioni interessate”.