Matteo e Simonluca morti in autostrada: arriva il risarcimento
Autostrade sarebbe disponibile a risarcire il danno alle famiglie delle due vittime
Ha preso il via mercoledì 15 febbraio in tribunale a Novara l’udienza preliminare per la morte in autostrada dei calciatori Simonluca Agazzone e Matteo Ravetto, causata da uno scontro con cinghiali.
I fatti
L’altro giorno in aula è emerso che “Società Autostrade” – il sinistro era avvenuto nella notte del 1° ottobre di tre anni fa sulla A26, nel territorio di Carpignano Sesia – sarebbe disponibile a risarcire il danno alle famiglie delle due vittime. La procura novarese, come noto, aveva chiesto il rinvio a giudizio per le due persone indagate. Nei guai, con l’ipotesi principale di omicidio colposo, l’amico che era alla guida di una Volkswagen Golf e l’ingegnere manutentore di quel tratto stradale.
Entrambi potrebbero ricorrere a riti alternativi. Simonluca Agazzone, 39 anni, di Bogogno, e Matteo Ravetto, 32 anni, di Gattinara nel Vercellese, erano conosciuti nel mondo del calcio dilettantistico. Il fascicolo era stato aperto e affidato alla pubblico ministero Silvia Baglivo all’indomani de tragico incidente, avvenuto qualche minuto prima delle 3.30 nella notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre 2020. Secondo la prima ricostruzione della Polstrada di Romagnano la Golf su cui viaggiavano Agazzone e Ravetto in direzione Gravellona Toce aveva sbandato per evitare alcuni cinghiali sbucati all’improvviso.
Sul luogo erano intervenuti 118 e Vigili del fuoco del comando provinciale di Novara. Ma vani, purtroppo, erano risultati i tentativi di soccorso. Ferito pure il conducente dell’auto, un 41enne di Gattinara: il trio aveva trascorso la serata nel Milanese. Agli atti, va ricordato, c’è anche una perizia che era stata depositata nella fase di incidente probatorio. Nella rete di protezione, così sarebbe emerso, c’era un varco che avrebbe permesso ai cinghiali di “entrare” sulla Voltri-Sempione. Si dovrebbe tornare in aula a breve.