Azzurra-Scandiano si deve rigiocare: bocciato il ricorso dei novaresi
La Corte d'Appello Federale non accoglie il reclamo dei novaresi. Il presidente Scacchetti: "Siamo allibiti e sconcertati".
Azzurra-Scandiano si deve rigiocare: bocciato il ricorso dei novaresi. La Corte d'Appello Federala ha ordinato la ripetizione del match contro gli emiliani.
La ripetizione della partita del 4 febbraio, vinta dai novaresi, è prevista il prossimo 25 marzo
Il risultato della partita dello scorso 4 febbraio, vinta in pista dall'Azzurra, non era stato omologato per un reclamo della squadra ospite per errore tecnico del giudice di gara. Il successivo ricorso della società del presidente Scacchetti non è stato accolto e il match si dovrà così rigiocare il prossimo 25 marzo.
Il presidente Roberto Scacchetti: "Allibiti e sconcertati da una sentenza che riteniamo iniqua"
L'Azzurra non ci sta e, pur accettando la decisione, contesta una sentenza considerata ingiusta: “Abbiamo preso atto della sentenza emanata dalla Corte d'Appello della Giustizia Sportiva, in ordine al ricorso da noi presentato e avverso alla decisione della Giustizia Sportiva Nazionale di ripetere la gara casalinga tra Azzurra Hockey Novara e Roller Scandiano - ha dichiarato il presidente Roberto Scacchetti (nella foto) in una conferenza stampa convocata al "Dal Lago" - Siamo rimasti allibiti e sconcertati dal contenuto della sentenza che è da ritenersi iniqua come del resto espresso da più parti nell'ambito hockeystico nazionale".
Una decisione che rischia di creare un precedente pericoloso
Una sentenza che rischia di creare un precedente pericoloso: "Non considera la fattispecie del comportamento del giudice di gara come un fatto rientrante nella sfera tecnica valutabile dai preposti organismi tecnici di Federazione, ma va oltre sostenendo che quanto avvenuto nel corso della gara del 4 febbraio scorso è conseguenza di uno stato confusionale in cui versava il giudice di gara, giustificando quindi la loro suprema e insindacabile decisione - continua il presidente - Sono propenso a pensare che l'ipotetico stato confusionale del giudice di gara non sia il solo in questo caso dove, a mio avviso, si è creata una situazione che credo non abbia precedenti e mi auguro non porti a risvolti negativi nel corso dell'attuale e futura attività agonistica di questa disciplina e chissà forse anche di altre".
"Ci prepariamo per la ripetizione con il giusto spirito di rivalsa con l'animo di chi si sente un po' vittima di qualche cosa di poco chiaro"
La battaglia legale dell'Azzurra finisce qui: "Accettiamo a malincuore questa infelice sentenza che ci lascia profondamente amareggiati e impotenti - conclude Scacchetti - Gli oneri che abbiamo sostenuto e che dovremmo sostenere, unitamente agli esiti negativi già vissuti, ci suggeriscono purtroppo di non proseguire in ulteriori appelli. Ci prepareremo per la ripetizione della partita, che è prevista per il 25 marzo con il giusto spirito di rivalsa, che anima coloro che si sentono anche un po' vittime di qualche cosa di non chiaro, chiamando all'appello tutti coloro che ci vorranno sostenere”.