Da "panchina inclusiva" a "panchina della discordia"
Posata nel mese di gennaio al parco Cicogna è diventata terreno di scontro tra il il gruppo di opposizione di Marco Uboldi e l'amministrazione
"Non ne fanno una giusta. Gli amministratori di Trecate si rivelano ancora una volta incapaci di fare le cose per bene e come si deve. Anche quando si tratta di scelte positive e sulle quali siamo d’accordo". Una bocciatura senza mezzi termini quella arrivata nei giorni scorsi dal consigliere di minoranza e candidato sindaco alle ultime comunali Marco Uboldi e dai suoi sostenitori.
"La panchina non è utilizzabile"
"A metà gennaio - si legge sulla pagina social "Marco Uboldi sindaco" - dentro il Parco Cicogna è stata inaugurata una panchina inclusiva, con tanto di foto degli amministratori sorridenti, più articoli sui giornali. Lodevole l’iniziativa di una panchina per le persone con disabilità che si muovono su una sedia a rotelle. L’abbiamo davvero apprezzata. Però, peccato che la panchina sia non utilizzabile".
Una conclusione a cui è arrivati dopo che il consigliere comunale Anna Uboldi ha fatto un sopralluogo con l’aiuto di un amico che si muove sulla sedia a rotelle.
"Che cosa abbiamo appurato? - chiedono dall'opposizione - Che la panchina non è inclusiva ma piena di barriere". Questi i motivi illustrati: "E’ installata dove c’è un cordolo in pietra che impedisce l’accesso con le ruote. La zona è troppo fangosa, manca un’adeguata pavimentazione. Le carrozzine sono spinte anche a mano, facendo forza sulle ruote: c’è rischio di sporcarsi le dita col fango. Quando, con un po’ di fatica, si riesce a salire in retromarcia, la panchina è comunque troppo vicina al cordolo e le ruotine anteriori non riescono a sormontare il cordolo stesso. Risultato: la carrozzina rimane inclinata in avanti. Le ruote posteriori non riescono a “passare sotto” lo schienale di ferro, lasciando la persona spostata più in avanti e non allineata rispetto agli altri che siedono al suo fianco".
"Ci chiediamo - concludono - come si può realizzare un progetto del genere senza avere la minima attenzione concreta e di buon senso ad aspetti così banali? Siamo partiti da un’idea apprezzabile ma siamo arrivati, e lo diciamo a malincuore, alla conclusione di sempre: chi amministra la nostra città si dimostra non all’altezza".
“A Trecate esiste una Consulta sulla disabilità: bastava convocare una riunione e chiedere un consiglio a chi vive il problema tutti i giorni”, sostiene Marco Uboldi. “Nessuna idea, nessuna programmazione, nessun pensiero a come risolvere i problemi concreti dei cittadini. Questi amministratori hanno solo la voglia di mettersi in mostra, combinando pasticci”.
La risposta di Binatti
Non è tardata però la replica del sindaco Federico Binatti che ha rimandato tutte le accuse al mittente.
“Non ne fanno una giusta”: potremmo limitarci a dire “Anche voi”, ma le affermazioni pubblicate (con tanto di video) in questi giorni sulla pagina Facebook della lista civica di minoranza “Marco Uboldi sindaco” meritano una risposta da parte dell’Amministrazione. La lista di opposizione scrive che la stessa panchina è stata “installata dove c’è un cordolo in pietra che impedisce l’accesso con le ruote”: al di là del fatto che la sporgenza del cordolo dal terreno, nel suo punto più alto, è inferiore ai 2 centimetri, il regolamento di attuazione (d.m. n.36 del 1989) della legge n. 13 del 1989 sul superamento delle barriere architettoniche prevede un massimo fino a 2,5 centimetri. Condizione, questa, verificata da chi ha seguito la posa della panchina proprio sulla base delle disposizioni di legge".
In merito alla "fangosità della zona e alla mancanza di una adeguata pavimentazione il sindaco replica così: "Ricordiamo – se ce ne fosse bisogno – che la pavimentazione dei vialetti del parco è sottoposta a vincolo e che può essere realizzata solo con l’utilizzo di “ghiaietto”. Questo al di là del fatto che nella mattinata di oggi, lunedì 27 febbraio, dopo 24 ore di precipitazioni, non è stata trovata traccia di fango e nemmeno segni lasciati da ruote che in esso sono sprofondate. Il suolo di accesso alla panchina si presentava non solo asciutto, ma addirittura compatto: il pericolo di imbrattarsi le mani toccando le ruote della sedia a rotelle è lo stesso di chi, purtroppo, si muove lungo una qualsiasi strada in condizioni di pioggia".
Ulteriore puntualizzazione riguarda il fatto che la panchina sarebbe “troppo vicina al cordolo” e che “le ruotine anteriori non riescono a sormontare il cordolo stesso. Risultato: la carrozzina rimane inclinata in avanti”.
"Peccato che si ometta - dice Binatti - che la pericolosissima pendenza evidenziata sia di ben 2 centimetri! Infine viene rimarcato il fatto che le ruote posteriori non riescano a passare “sotto lo schienale di ferro, lasciando la persona spostata più in avanti e non allineata rispetto agli altri che siedono al suo fianco”: la lista “Marco Uboldi sindaco” non si è posta il problema che le ruote posteriori siano, in questo modo, volutamente costrette a un “fine corsa” perché le panchine inclusive attualmente in commercio devono avere questa caratteristica tecnica per essere considerate a norma? E non ha considerato che il “fine corsa” sia messo in atto anche con il blocco determinato dallo schienale della sedia a rotelle per evitare colpi alla schiena contro le liste di metallo della panchina? Facciamo presente che chi si è occupato della ricerca degli arredi inclusivi dei quali il parco Cicogna (e altri parchi cittadini) sono stati dotati, lo ha fatto dopo ricerche, verifiche e valutazioni sul piano tecnico, oltre che nel pieno rispetto della normativa vigente".
"Quindi è la conclusione - ancora una volta, l’Amministrazione, soprattutto a tutela del lavoro degli Uffici comunali e a dimostrazione del corretto impiego dei soldi pubblici oltre che dell’attenzione rispetto al tema della disabilità, si è trovata costretta a rispondere a contestazioni del tutto pretestuose, che dimostrano (queste sì) scarsa informazione e superficialità. Anche da parte nostra viene da pensare che non ne fanno una giusta. Loro".