La "storia infinita" del cantiere alla Guandra di Oleggio: "Lavori estremamente complessi"
Excursus storico del sindaco per spiegare la complessità di un intervento che costerà ad Acqua Novara Vco quasi un milione di euro
A seguito dell'inizio dei lavori di consolidamento-rifacimento del condotto al di sotto del piazzale Guandra, il sindaco ha proposto una articolata illustrazione dei lavori in essere, illustrando anche tutto il pregresso di quell'area. Area, storicamente adibita a posteggio e che attende il ripristino dal 2019, anno in cui è avvenuto il crollo di una parte del suolo sopra il condotto fognario.
I ritardi e l'appalto
Lavori alla Guandra: «Speriamo di essere arrivati verso il termine di questa annosa vicenda - commentava il sindaco Andrea Baldassini al lo scorso ottobre - Il cantiere è stato consegnato all’impresa, ora ci sono 120 giorni di tempo per i lavori». L’appalto era stato aggiudicato il 21 luglio e alla fine dello stesso mese il Comune aveva dichiarato che i lavori sarebbero iniziati con il mese di settembre. I tempi reali dell’inizio lavori non hanno coinciso con quelli previsti e, più volte, la questione è stata sollevata in consiglio comunale da parte dei gruppi di minoranza.
La città attende il ripristino dell’area dal 2019, quando è avvenuto il crollo del parcheggio sopra il condotto fognario. Diversi gli interventi fatti per valutare quale fosse il lavoro da svolgere, fino a che si è scelto per un intervento di microtunnelling, attraverso il quale si andrà a creare una nuova condotta che sostituirà il tratto danneggiato della precedente e andrà ad unirsi alle parti ancora in buono stato della condotta già esistente.
Un intervento da 940mila euro, la cui gara di appalto aveva come base un milione e 100mila euro ed è stata poi oggetto di ribasso d’asta. Numeri importanti. Val la pena ricordare che i lavori sono stati gestiti da Acqua Novara e Vco che ne coprirà i costi.
Storia
Questo l'excursus del sindaco Baldassini condiviso sui social:
"In epoca storica era presente un un’ampia valle coincidente con il corso della Guandra che contribuiva alla difesa del borgo. Questo rivo originava a nord di Oleggio in prossimità della Cascina Marazzi (via Sempione), sottopassava l’attuale via Cervino e proseguiva sulla direttrice di via Negri per costeggiare il centro storico e continuare oltre via Dante su via don Giovanni Minzoni verso l’attuale circonvallazione e il piazzale Guandra.
Nella seconda metà dell’Ottocento il suo tracciato cominciò ad essere modificato ed interrato sia per ragioni di salute pubblica (parte dei reflui urbani confluiva nel fossato, trasformato in una fogna a cielo aperto) sia per l’espansione urbana, con conseguente realizzazione di nuove opere stradali e nuovo edificato.
Partendo da nord il primo tratto interrato entro il 1886 è quello compreso fra le vie Negri e Roma. Agli inizi del Novecento si procede con il tombamento del tratto fra via Roma e via Dante. La valle in questa zona era larga m 28 circa e profonda m 8,50, con tendenza ad un aumento progressivo della profondità verso sud.
Dal 1932 al 1940 viene definitivamente interrato anche il tratto fra via don Minzoni e l’attuale Piazzale Guandra. Il corso d’acqua viene canalizzato all’interno di un condotto, appositamente realizzato, di circa 1,8 metri di altezza. Il tratto interessato dal cedimento si trova al di sotto dell'attuale Piazzale Guandra ad una profondità tra i 9 e i 12 metri.
Video ispezione
Considerata l’elevata profondità a cui giace il collettore in oggetto, al fine di verificarne lo stato di consistenza, in data 24 agosto 2020 è stata effettuata una video ispezione per tutta la tratta di collettore compresa tra i punti C e A individuati nell’immagine 6, quindi sotto al piazzale Guandra e lungo una parte di Viale Roma.
Dalla video ispezione è emerso che lungo il tratto da C a B il collettore è in buone condizioni, mentre circa in corrispondenza del punto B, pressappoco sotto al punto dove in superficie si è creata la voragine, è presente una rottura localizzata del collettore.
Proseguendo lungo il percorso del collettore si incontra una curva a sinistra con il quale inizia il tratto posto sotto al piazzale Guandra. Il tratto posto sotto al piazzale è caratterizzato da un marcato ammaloramento consistente nella completa assenza del fondo scorrevole, ormai eroso.
Progetto
Data la profondità si è subito scartata l'ipotesi di scavo e intervento diretto, cosa che avrebbe comportato non solo il completo scavo del Piazzale ma anche l'interruzione della viabilità per Momo e di via Don Minzoni.
La scelta quindi è ricaduta sulla tecnica del microtunneling, tecnologia no dig idonea per la posa in opera di nuove condotte, che consente attraversamenti in galleria di strade, ferrovie, corsi d'acqua, zone soggette a tutela ambientale.
Il sistema può essere impiegato per installare tubazioni aventi diametro da 250 mm a 3000 mm, quindi è particolarmente idoneo al caso in esame. Nella fattispecie verrà installata una tubazione in calcestruzzo con diametro interno 1400 mm e diametro esterno 1740 mm, con sezione idraulica quindi superiore a quella dell’ovoidale esistente 1100x1600 mm.
Il metodo per la posa in opera di condotte fognarie con microtunnelling consiste nel fare avanzare a spinta tubazioni rigide di qualsiasi diametro dentro una micro galleria realizzata nel sottosuolo da una particolare testa di avanzamento, a ruota fresante, teleguidata. Lo stato di avanzamento della tubazione ed i vari parametri di spinta sono costantemente tenuti sotto controllo da un sistema computerizzato, garantendo così la massima precisione in qualsiasi terreno si operi.
Dal pozzo di spinta, dei martinetti idraulici spingono la testa perforante, diversa secondo la natura dei terreni, e si ritraggono per l'inserimento alle spalle della trivella dei conci prefabbricati in C.A. Al termine dei lavori la testa perforante, direzionabile, emerge nel pozzo di ricezione, da cui viene estratta, e i tubi sostengono le pareti dello scavo.
Questa tecnica prevede dunque la realizzazione di due pozzi attraverso i quali calare e poi recuperare testa di avanzamento, a ruota fresante, che scaverà al di sotto del Piazzale senza danneggiarlo. Verrà quindi realizzata una condotta parallela a quella esistente e collegata alla tubazione a monte e a valle per ripristinarne il perfetto funzionamento.
La vecchia tubatura sarà poi tombata, riempita cioè di materiale inerte, al fine da consolidarla scongiurando nuovi cedimenti.
I lavori, come si può comprendere facilmente - conclude Baldassini - sono estremamente complessi ed hanno necessitato di un'attenta progettazione prima di procedere alla realizzazione. Altro aspetto di difficile soluzione è stato il fatto che l'intero Piazzale è sorretto da materiale di riporto, risalente al suo riempimento, cosa che lo rende particolarmente soggetto a cedimenti del terreno. I lavori sono attualmente in itinere".