Funivia del Mottarone: via libera allo studio di fattibilità per il nuovo progetto
A una condizione: che sia il Comune il destinatario del contributo regionale da 300.000 euro
A distanza di quasi due anni dalla tragedia della funivia del Mottarone (era il 23 maggio 2021), si torna a parlare della realizzazione del nuovo impianto di risalita.
Funivia del Mottarone: via libera allo studio di fattibilità
Via libera della Giunta di Stresa a Monterosa 2000 per la redazione dello studio di fattibilità della nuova funivia per il Mottarone. A patto, come racconta Il Corriere di Novara, che sia però il Comune il destinatario del contributo regionale da 300.000 euro e l’ente committente del progetto, che dovrà essere pronto per la fine di giugno.
Stresa, inoltre, non è vincolata alla concessione in gestione dell’impianto, una volta eventualmente realizzato, alla società di Alagna Valsesia a differenza degli altri aderenti all’accordo di programma, approvato con delibera di giunta il 23 febbraio scorso.
Come raccontato in una conferenza stampa con tutte le parti interessate lo scorso settembre, l'obiettivo a cui si punta è quello di aprire al pubblico la nuova funivia nel 2024.
"Vogliamo rendere il nuovo impianto un'attrazione turistica in sé. La nuova funivia ricalcherà il vecchio percorso ma non è escluso che in futuro si riesca a collegare il Mottarone anche con il lago d'Orta" aveva detto in quell'occasione il sindaco di Stresa Marcella Severino.
Il sindaco di Stresa
«Ho portato la delibera in Giunta – spiega il sindaco Severino al Corriere di Novara – solo dopo aver ottenuto garanzie dalla dirigente regionale responsabile, Paola Casagrande, e da Monterosa 2000 con cui stipuleremo un protocollo d’intesa».
Anziché affidarsi in toto a Monte Rosa 2000 Stresa preferisce la soluzione della società mista pubblico privata, con partner da individuare per conto suo, studiata dal professor Angelo Miglietta, il consulente dell’allora ministro al Turismo Massimo Garavaglia. Un lavoro interrotto dalla caduta del governo Draghi. «Ci eravamo trovati inseriti nel pacchetto d’interventi di Monterosa 2000 – ricorda Severino – senza che fosse specificato se avremmo commissionato noi il progetto e deciso in materia di concessione della gestione».
Per questo la Giunta ha atteso prima di dare via libera allo studio di fattibilità.