Follia Piacenza-Novara: calciatore azzurro sferra un pugno a tifoso
La società novarese: "È inaccettabile che venga messa a repentaglio la sicurezza di tesserati e dirigenti"
La società novarese parla di una precedente aggressione dalla quale il calciatore si sarebbe difeso.
Follia Piacenza-Novara
Il risultato (1 a 1) non è la notizia di giornata. Piacenza-Novara è balzata agli onori delle cronache nazionali per quanto accaduto nel post gara: un tifoso del Piacenza è finito in ospedale a causa di un pugno sferrato dal calciatore novarese Yohan Benalouane.
Il clima dopo la partita sarebbe stato particolarmente teso come spiegano dal Novara Football Club.
Il comunicato stampa della società novarese
In merito a quanto accaduto nel post gara di Piacenza-Novara, e a quanto riportato dai media, il direttore generale Michelangelo Vitali tiene a chiarire la situazione:
“Ogni forma di violenza, in campo e fuori, è sempre inaccettabile e da condannare a priori, ma quanto accaduto allo stadio Garilli nel post gara di Piacenza-Novara non può trovare giustificazione alcuna.
Al termine del match il presidente Massimo Ferranti è stato accerchiato e aggredito verbalmente da un gruppo di tifosi locali all’uscita dallo stadio.Gli stessi tifosi, non contenti, hanno poi aggredito anche due calciatori del Novara FC, recando offese personali ad uno di essi con epiteti di natura razzista e spintonandolo più volte, il tutto senza alcun controllo da parte degli organi preposti che dovrebbero tutelare la sicurezza delle parti coinvolte nell’evento. Il calciatore, spaventato, ha reagito per tutelare la propria incolumità.
Il Club azzurro non giustifica la reazione del calciatore, la violenza è sempre una risposta sbagliata, figlia però di una gestione del piano sicurezza inadeguata per un evento pubblico, che ha permesso che frange estremiste di tifosi locali entrassero a contatto diretto con i calciatori e i dirigenti della squadra ospite.
È inaccettabile che venga messa a repentaglio la sicurezza di tesserati e dirigenti e ci auguriamo che episodi del genere non si verifichino mai più”.