37 milioni di euro del Pnrr per la bonifica di 12 siti orfani in Piemonte
Tre in provincia di Novara
È stato firmato l’accordo tra il ministero e i comuni per il risanamento di 12 nuovi siti delle province piemontesi.
Firmato l’accordo col ministero
Alla Regione Piemonte sono in arrivo quasi 37 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il risanamento di 12 siti orfani sul territorio regionale. Lunedì mattina la giunta regionale ha infatti approvato lo schema di accordo con il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e con i comuni coinvolti per i finanziamenti relativi agli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei cosiddetti “siti orfani”, ovvero di quei siti, potenzialmente contaminati e/o provatamente contaminati, per i quali o non è stato possibile individuare i responsabili della contaminazione, o se individuati, non hanno provveduto, né sono intervenuti il proprietario o altri soggetti interessati, ad avviare o concludere gli interventi previsti.
Al via la bonifica di altri 12 siti
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione, a livello nazionale, 500 milioni di euro per interventi che siano portati a compimento entro il primo semestre del 2026 e che consentano una bonifica e riqualificazione del 70% minimo della superficie di suolo. Dopo i primi 7 milioni di euro stanziati con decreto ministeriale nell’ambito del programma nazionale di bonifica, definito con il decreto del 29 dicembre 2020, per i quali erano stati individuati in base alla ricognizione dei siti fatta dai settori tecnici regionali, 16 siti prioritari (6 in provincia di Torino, 3 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara e 1 a Vercelli), ora, con i fondi del PNRR, che ammontano a 36 milioni e 676 mila euro, si potrà procedere alla bonifica di altri 12 siti (7 tra Torino e provincia, 3 in provincia di Verbania, tra cui l’area ex-Comola, 1 a Vercelli e 1 in provincia di Alessandria).
“Un’operazione importante”
“Con l’arrivo di questi fondi – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – proseguiamo con l’opera di bonifica di siti abbandonati da tempo con interventi di vera e propria rigenerazione del suolo. Un’operazione importante e storica, e anche un’occasione probabilmente unica per restituire queste zone alla fruizione di cittadini, imprese e comuni. Auspico che una volta bonificate, queste aree possano tornare a vivere attraverso nuove e sostenibili aree industriali o progetti che possano aiutarci a migliorare l’ambiente, ad esempio la produzione di energia da fonti rinnovabili”