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Crisi idrica: in arrivo le ordinanze in numerosi comuni novaresi

Come la scorsa estate ma.. siamo solo ad aprile

Crisi idrica: in arrivo le ordinanze in numerosi comuni novaresi
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"Data l’attuale situazione di “severità idrica” tra media e alta, nei prossimi giorni, oltre a incontrarci con Acqua Novara Vco, programmeremo una riunione con la Provincia di Vercelli e con i rappresentanti del Consorzio di irrigazione e bonifica Est-Sesia per confrontarci e coordinarci sulle questioni legate alla scarsità idrica e alle già preoccupanti previsioni. E’ nostra ferma intenzione scongiurare gli scenari del 2022 nella gestione del problema a tutela dei cittadini e del lavoro degli agricoltori del nostro territorio".

I comuni già in fase critica

Lo annunciano il presidente della Provincia Federico Binatti e il consigliere delegato all’Ambiente e Risorse idriche Rosa Maria Monfrinoli, "vivamente allarmati – commentano – rispetto alle misure di contenimento dei consumi idrici che i Comuni di Agrate Conturbia Ameno, Armeno, Boca, Bogogno, Bolzano Novarese, Borgomanero, Briga Novarese, Castelletto sopra Ticino, Cavallirio, Colazza, Cressa Cureggio, Fontaneto d’Agogna, Gargallo, Gattico-Veruno, Gozzano, Invorio, Lesa, Maggiora, Massino Visconti, Meina, Miasino, Nebbiuno, Oleggio, Oleggio Castello, Orta San Giulio, Paruzzaro, Pella, Pettenasco, Pisano, Pogno, San Maurizio d’Opaglio, Soriso e Suno, già considerati in situazioni di criticità, sono stati invitati a mettere in atto da Acqua Novara Vco nel prossimo periodo pasquale, quando numerosi dei nostri paesi, soprattutto quelli delle zone dei laghi, diverranno meta di numerosi turisti, con un’ovvia e crescente richiesta di acqua.

Le ordinanze

L’Ente gestore della rete pubblica ha infatti invitato i sindaci ad adottare specifiche ordinanze “con decorrenza immediata e sino al termine della criticità idrica che prevedano “il divieto di prelievo e di consumo di acqua potabile per l’irrigazione ed annaffiatura di orti, giardini e prati, il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, il lavaggio di veicoli privati, il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua e tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico”, invitando “a un uso razionale e corretto dell’acqua potabile, riconoscendo la massima importanza della collaborazione attiva di tutti i cittadini”, invito che la Provincia non può che condividere e sollecitare a sua volta, come fatto nel 2022".

Il presidente e il consigliere ricordano inoltre che "lo scorso 27 marzo la Giunta della Regione Piemonte ha deliberato di approvare gli indirizzi generali per la sperimentazione del rilascio del Deflusso ecologico e per la gestione delle situazioni di severità idrica in relazione a eventuali minori rilasci temporanei per ridurre gli impatti ambientali e supportare l’azione degli utenti e delle autorità concedenti per l’implementazione dell’applicazione del deflusso ecologico secondo quanto previsto dal Piano regionale di Tutela delle acque. In particolare la Regione ha informato le Province del fatto che, anche nelle more dell'avvio di una sperimentazione, possa essere presentata una richiesta di temporanei minori rilasci, le cosiddette “deroghe”, nel rispetto degli indirizzi forniti con il provvedimento e auspicabilmente già in coerenza con le linee di attività che si intenderanno proporre nell’ambito della sperimentazione.

Anche alla luce di ciò – rimarcano il presidente e il consigliere – un confronto con il Consorzio Est Sesia e con la Provincia di Vercelli diventa fondamentale per evitare che si ripresenti una situazione come quella dello scorso anno, che, data la competenza interregionale dello stesso Consorzio, ha visto, di fatto, un’evidente penalizzazione della risicoltura del nostro territorio, uno dei pilastri dell’economia locale, rispetto a quella della Lomellina. E’ quindi nostra ferma intenzione – concludono il presidente e il consigliere – percorrere tutte le strade possibili e mettere in atto ogni azione di nostra competenza per evitare i “tempi di guerra” e le tensioni che abbiamo vissuto nel 2022, tutelando l’attività e il lavoro delle aziende agricole del Novarese".

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