Siccità e risorse idriche: "Massima attenzione dalla Regione"
Il presidente di Confagricoltura Novara e Vco lancia un appello al consigliere Lanzo
«Riccardo Lanzo ha a cuore il territorio, la nostra categoria e i nostri problemi per questo mi aspetto molto dalla politica e dalla Regione Piemonte». Il presidente di Confagricoltura Novara e Vco Giovanni Chiò lancia un appello al consigliere regionale della Lega e analizza una situazione che si fa sempre più critica.
"Il riso è il nostro campanello d'allarme"
"L’allerta per la siccità nel Novarese è alta sia per le colture estensive sia per l’allevamento - spiega il presidente - Il riso, la coltivazione idricamente più esigente, è il nostro campanello d’allarme. Lo scorso anno, i coltivatori costretti dalla mancanza di acqua, hanno ridotto dell’11% i terreni coltivati a riso per far spazio alla soia, meno esigente dal punto di vista della richiesta irrigua, ma in questo modo rischiamo di perdere la nostra peculiarità. Accanto a questo, non si trovano le materie prime, non si trova il fieno per nutrire il bestiame e questo innesca una crisi anche nel settore dell’allevamento".
"Temiamo ancora una volta una gestione idrica a favore della Lomellina"
Non ha nevicato, non piove e di sicuro questo non può che far aumentare le preoccupazioni, ma il timore maggiore di Confagricoltura è legato alla gestione stessa della risorsa idrica: "Tutto è governato dal Consorzio Est Sesia - precisa Chiò - che lo scorso anno, senza darne comunicazione, ha chiuso i rubinetti per il Novarese a beneficio della Lomellina. Abbiamo manifestato davanti ai cancelli del Consorzio, ma anche quest’anno, non sappiamo nulla di quali saranno le strategie distributive. Il rischio è quello di essere di nuovo pesantemente danneggiati in quanto il Consorzio ha una gestione lombarda che protegge degli equilibri in cui il nostro territorio è escluso. La sensazione è quella che non vedremo nemmeno scorrere l’acqua sotto i nostri occhi, che il canale Elena resterà asciutto a favore della Lomellina. Ancora una volta. Siamo in attesa delle comunicazioni ufficiali. Ed è già tardi".
La risposta di Lanzo
Il consigliere Lanzo fa sua la preoccupazione degli agricoltori: «Il riso e le risaie - afferma - sono un patrimonio imprescindibile per il territorio Novarese e per il Piemonte ed è fondamentale salvaguardarlo, così come tutto il comparto di agricoltura e allevamento. Monitorerò in prima persona le proposte del Consorzio Est Sesia e di conseguenza non mancherà un’azione specifica in Regione Piemonte per garantire un trattamento equo e far sì che l’allarme oggettivo legato alla siccità non venga aggravato da scelte discutibili. E la Regione ha attivato la Programmazione dello sviluppo rurale del Piemonte 2023-2027 che porterà sul territorio 750 milioni di euro. Intanto ringraziamo anche il ministro Matteo Salvini che ha mostrato la sua vicinanza al territorio per questo tema".