Pallavolista della Igor precipitata dalla finestra: si scava nelle sue ultime ore di vita
Le immagini della videosorveglianza dell'hotel la mostrano confusa e assente, intanto il suo telefono è stato messo sotto esame e la compagna di stanza interrogata
Tante domande continuano a addensarsi sulla fine tragica di Julia Ituma, la pallavolista della Igor Volley precipitata da una finestra del sesto piano dell'hotel di Istanbul nel quale alloggiava insieme alla squadra la notte tra il 12 e il 13 aprile. Una cosa però ormai sembra certa, nelle ore che hanno preceduto quel drammatico volo che le è costato la vita, l'atleta 18enne, era inquieta e tormentata. E' quello che raccontano le immagini registrate dalla videosorveglianza dell'albergo turco divulgate nella giornata di giovedì 13.
Le ore prima e il telefono sotto esame
Poche ore prima era in campo con le compagne per la semifinale di Champions dalla quale con le sue compagne era uscita sconfitta dall’Eczacibasi e aveva visto sfumare la finale dell'Europeo. Nel dopopartita la squadra aveva cenato nel ristorante del Volleyball hotel, poi le ragazze avevano raggiunto la loro camera per l'ultima notte in Turchia prima della partenza prevista l'indomani mattina dall’aeroporto di Istanbul, direzione Malpensa.
Poi, cosa sia successo dopo la partita al momento non si sa. Pare che la pallavolista fosse rimasta molto turbata da alcune telefonate ricevute nella notte. Quel che è certo è che le telecamere interne dell'hotel hanno consegnato delle immagini in cui si vede la ragazza vagare nel corridoio con il telefono in mano, apparentemente confusa e a tratti assente.
Julia poi si siede con la testa tra le gambe, sembra dare un ultimo sguardo al telefono e poi entra nella sua stanza, dove avrebbe aperto la finestra per buttarsi nel vuoto, da circa 20 metri di altezza.
Si pensa che proprio quel cellulare che la ragazza ha tenuto in mano quasi fino all'ultimo, subito requisito dalla polizia turca per essere esaminato, potrebbe dare delle risposte, o almeno suggerire una strada.
La compagna di stanza
Terribile il risveglio, intorno alle 5,30, per le ragazze, avvertite della tragedia consumatasi poco prima. Svegliata e interrogata dalla polizia la compagna di stanza di Julia, la spagnola Lucia Varela Gomez, 19 anni, anche lei alla Igor da pochi mesi come la vittima.
La ragazza, stando a quanto trapelato finora, avrebbe raccontato di aver chiacchierato fino a tardi con la compagna di stanza e di essersi poi addormentata senza accorgersi della tragedia consumatasi nelle ore successive.
L'arrivo della mamma in Turchia
La mamma di Julia, avvisata dal procuratore della giocatrice, Donato Saltini, è volata a Istanbul e stando a quanto riportato da alcune testate nazionali, come Repubblica, sembra non credere all'ipotesi che la figlia, così forte e determinata, possa aver deciso di suicidarsi.
Atlete e staff intanto la sera di giovedì 13 aprile sono rientrate in Italia, mentre il dg Enrico Marchioni e uno dei medici sociali, Stefa-
nia Bodini, sono rimasti a Istanbul per collaborare alle indagini.