Arbitro aggredito da squadra e tifosi a Trecate: tutti gli sviluppi della vicenda
Dopo la maxi squalifica per 15 tesserati, la società contesta la ricostruzione dei fatti circolata finora e presenta ricorso
Decisione senza precedenti del giudice sportivo in riferimento ai gravi fatti che sarebbero avvenuti, a Trecate, sabato 22 aprile, durante la partita di calcio Trecate-Juventus Domo, valevole per la ventottesima giornata del campionato di Juniores Provinciale.
La ricostruzione dell'accaduto
Secondo il referto, pubblicato sul comunicato dalla Delegazione Provinciale del Verbano Cusio Ossola, al 21’ del secondo tempo il direttore di gara veniva aggredito da un allenatore della squadra ospitante e da alcuni componenti della formazione locale, in seguito all’estrazione di un cartellino rosso in direzione di alcuni giocatori bianco-rossi, responsabili di veementi proteste e di alcuni insulti, anche omofobi, nei confronti dell’arbitro; di conseguenza il giovane arbitro sospendeva l’incontro ma, avviandosi verso lo spogliatoio, veniva nuovamente accerchiato e aggredito, fino ad essere aiutato e scortato da uno spettatore accorso in suo aiuto.
Una volta rientrato, allertate le forze dell’ordine, si allontanava in auto venendo inseguito da un’automobile con all’interno soggetti non identificati. Successivamente, si recava al Pronto Soccorso di Borgomanero, a causa di un colpo subito all’avambraccio.
Le sanzioni del giudice sportivo
Il giudice sportivo, in riferimento ai suddetti fatti, ha deciso di comminare le seguenti sanzioni: perdita della gara, due punti di penalizzazione e 3.000 euro in ammenda nei confronti della società Trecate Calcio, quattro anni e un mese di squalifica al dirigente/allenatore responsabile di aver aggredito l’arbitro, due anni e due mesi ad un altro componente dello staff e due anni al dirigente addetto all’arbitro, quattro anni e due mesi al capitano (sanzione aggravata dalla mancata individuazione del responsabile), tre anni e un mese a un calciatore, tre anni e un mese a due giocatori, due anni a otto calciatori, ritenuti tutti colpevoli, tra le altre cose di aver aggredito l'arbitro.
"La squadra non esiste più"
Insomma, la squadra, privata di 12 giocatori, di fatto non esiste più, tanto che non si è presentata sabato scorso ad Omegna.
La società Trecate Calcio ha riferito di essere intenzionata a presentare ricorso presso la Corte Sportiva di Appello che avrà il dovere di sentire le parti in causa.
"La società contesta in toto questa ricostruzione"
«Abbiamo registrato con dispiacere e delusione - sottolinea poi il ds del Trecate Gaetano Barbieri - che alcune testate giornalistiche abbiano ritenuto di dare ai lettori, in tutti questi giorni, la versione unilaterale, cioè di una sola delle parti coinvolte e pertanto parziale, dei fatti accaduti nel corso della gara U19 Trecate-Juventus Domo. La Società Trecatese contesta in toto questa narrazione e informa i lettori che ha provveduto ad adire presso la Giustizia sportiva territoriale affinché la vicenda venga ricostruita, sulla base di prove documentali, con la necessaria obiettività e solo su questa base adottare eventuali provvedimenti. Il Trecate calcio si riserva di intraprendere ogni azione volta a tutelare l'onorabilità sua, dei suoi dirigenti e dei suoi tesserati che costituisce ed ha contraddistinto il fiore all'occhiello della storia ultracentenaria del calcio trecatese».
"Aumentati questi episodi dopo la pandemia"
Agostino Guarnieri, consigliere regionale della FIGC, si è espresso così: «Ciò che è successo a Trecate non fa bene al movimento calcistico. Dopo i due anni di pandemia, sono aumentati gli episodi di violenza fisica e verbale nei confronti degli arbitri. Spesso, queste vicende sono legate ad uno staff dirigenziale non adeguato, composto, talvolta, dai genitori dei giocatori».
L'assessore trecatese allo Sport
Sulla vicenda il Corriere di Novara ha interpellato l’assessore allo Sport di Trecate Giovanni Varone, da sempre vicino al Trecate Calcio.
«Una ricostruzione dei fatti che, ne sono certo, sarà a breve chiarita - ha detto l’assessore Varone - visto anche l’intervento degli agenti della nostra Polizia locale. Per me, che conosco da anni questa realtà sportiva trecatese, quanto descritto risulta incredibile. Sono profondamente dispiaciuto, come amico prima che come assessore, di vedere coinvolta nella vicenda un’associazione che ha reso la nostra città orgogliosa in diverse occasioni sul piano non solo sportivo, ma anche per la sua capacità di essere un polo di aggregazione sociale ed educativo per i giovani».