Per l’Upo quattro nuove scuole di specializzazione medica

Per l’Upo quattro nuove scuole di specializzazione medica
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All’Università del Piemonte Orientale le scuole di specializzazione di area medica passano da 12 a 16 con sette posti in più in totale. Lo ha stabilito il decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulla Formazione medica specialistica dello scorso 16 maggio. 

Queste le nuove scuole di specializzazione: Endocrinologia e malattie del metabolismo (1 posto), Geriatria (2 posti), Medicina fisica e riabilitativa (2 posti) e Oncologia medica (1 posto) vanno ad aggiungersi alle altre scuole già attive ovvero Anestesia, rianimazione e Terapia intensiva e del dolore (15 posti), chirurgia generale (4), ginecologia ed ostetricia (4), malattie dell'apparato cardiovascolare (4), medicina d'emergenza-urgenza (3), medicina interna (6), neurologia (3), otorinolaringoiatria (2), pediatria (6), psichiatria (3), radiodiagnostica (8) radioterapia (2). Il numero complessivo di posti aumenta da 59 a 66, poiché i posti per Medicina interna passano da 5 a 6.

Rimangono invariate le 6 scuole aggregate all’Università di Torino, con 27 posti disponibili, uno in più rispetto allo scorso anno (per la scuola di Urologia): anatomia patologica (3 posti), chirurgia maxillo-facciale (2), dermatologia e venerologia (4), nefrologia (6), patologia clinica e biochimica clinica (4), urologia (7). 

Piena soddisfazione dai vertici dell’Ateneo; il presidente della Scuola di Medicina di Novara Giorgio Bellomo ha così commentato la decisione ministeriale: «Sono veramente felice e desidero innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per arrivare a questi risultati. Li interpretiamo come il meritato riconoscimento per il continuo lavoro svolto da tutto il personale per far crescere la nostra Università e la nostra Scuola di Medicina».

«Questo risultato – ha aggiunto il professor Bellomo – da un lato va a riempire di ulteriori e prestigiosi contenuti l’erigenda Città della Salute e della Scienza; dall’altro rappresenta un significativo passo avanti verso la differenziazione della offerta sia formativa che assistenziale per tutto il territorio del Piemonte Orientale. Non nascondo, tuttavia, un certo rammarico per la non attivazione di altre Scuole di Specializzazione in ambiti in cui possiamo offrire assolute eccellenze quali l’Ematologia, l’Ortopedia, l’Igiene, ma interpreto quanto successo come un primo passo verso il pieno riconoscimento di quanto la Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale può offrire».v.s

All’Università del Piemonte Orientale le scuole di specializzazione di area medica passano da 12 a 16 con sette posti in più in totale. Lo ha stabilito il decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulla Formazione medica specialistica dello scorso 16 maggio. 

Queste le nuove scuole di specializzazione: Endocrinologia e malattie del metabolismo (1 posto), Geriatria (2 posti), Medicina fisica e riabilitativa (2 posti) e Oncologia medica (1 posto) vanno ad aggiungersi alle altre scuole già attive ovvero Anestesia, rianimazione e Terapia intensiva e del dolore (15 posti), chirurgia generale (4), ginecologia ed ostetricia (4), malattie dell'apparato cardiovascolare (4), medicina d'emergenza-urgenza (3), medicina interna (6), neurologia (3), otorinolaringoiatria (2), pediatria (6), psichiatria (3), radiodiagnostica (8) radioterapia (2). Il numero complessivo di posti aumenta da 59 a 66, poiché i posti per Medicina interna passano da 5 a 6.

Rimangono invariate le 6 scuole aggregate all’Università di Torino, con 27 posti disponibili, uno in più rispetto allo scorso anno (per la scuola di Urologia): anatomia patologica (3 posti), chirurgia maxillo-facciale (2), dermatologia e venerologia (4), nefrologia (6), patologia clinica e biochimica clinica (4), urologia (7). 

Piena soddisfazione dai vertici dell’Ateneo; il presidente della Scuola di Medicina di Novara Giorgio Bellomo ha così commentato la decisione ministeriale: «Sono veramente felice e desidero innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per arrivare a questi risultati. Li interpretiamo come il meritato riconoscimento per il continuo lavoro svolto da tutto il personale per far crescere la nostra Università e la nostra Scuola di Medicina».

«Questo risultato – ha aggiunto il professor Bellomo – da un lato va a riempire di ulteriori e prestigiosi contenuti l’erigenda Città della Salute e della Scienza; dall’altro rappresenta un significativo passo avanti verso la differenziazione della offerta sia formativa che assistenziale per tutto il territorio del Piemonte Orientale. Non nascondo, tuttavia, un certo rammarico per la non attivazione di altre Scuole di Specializzazione in ambiti in cui possiamo offrire assolute eccellenze quali l’Ematologia, l’Ortopedia, l’Igiene, ma interpreto quanto successo come un primo passo verso il pieno riconoscimento di quanto la Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale può offrire».v.s

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