A Novara, la storia di Serafino Famà, avvocato ucciso dalla mafia

A Novara, la storia di Serafino Famà, avvocato ucciso dalla mafia
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NOVARA, Piccolo Coccia gremito di giovani e giovanissimi, di avvocati e non solo, in occasione dell’appuntamento promosso dalla Camera Penale di Novara e da Libera Novara dal titolo “Tra due fuochi. Serafino Famà, storia di un avvocato”, documentario sulla storia dell'avvocato Serafino Famà, ucciso dalla mafia nel novembre del 1995 a Catania, prodotto da Libera e realizzato da Flavia Famà, figlia dell’avvocato, e da Simone Mercurio. Relatori dell’appuntamento, l’avvocato Carmelo Passanisi del Foro di Catania e l’avvocato Salvo Catania, vice presidente della Camera penale catanese. Con loro Flavia Famà, Fabrizio Cardinali, presidente della Camera penale di Novara e Alessandro Buscaglia di Libera. L’appuntamento si è aperto con la visione del documentario, che ripercorre i fatti principali dell’assassinio dell’avvocato, uomo che, come raccontato nella serata e nello stesso documentario, non si è mai voluto piegare a compromessi né alla volontà dei più forti. Una testimonianza nel filmato racconta: «Era il migliore di noi. Un uomo per bene, correttissimo, svolgeva la sua attività con un rispetto assoluto e inderogabile per le regole. Forse per questo è stato ucciso». Salvo Catania ha raccontato come ha appreso della morte dell’amico Serafino, «mentre rientravamo da un processo. Una notizia che mi lasciò sgomento. Serafino era un uomo tutto di un pezzo». Passanisi: «Serafino era un avvocato di quelli seri, quelli fedeli al proprio lavoro, coraggiosi. Come sarebbe oggi Famà? Di sicuro sarebbe un avvocato autonomo, libero, indipendente e coraggioso».

mo.c.


NOVARA, Piccolo Coccia gremito di giovani e giovanissimi, di avvocati e non solo, in occasione dell’appuntamento promosso dalla Camera Penale di Novara e da Libera Novara dal titolo “Tra due fuochi. Serafino Famà, storia di un avvocato”, documentario sulla storia dell'avvocato Serafino Famà, ucciso dalla mafia nel novembre del 1995 a Catania, prodotto da Libera e realizzato da Flavia Famà, figlia dell’avvocato, e da Simone Mercurio. Relatori dell’appuntamento, l’avvocato Carmelo Passanisi del Foro di Catania e l’avvocato Salvo Catania, vice presidente della Camera penale catanese. Con loro Flavia Famà, Fabrizio Cardinali, presidente della Camera penale di Novara e Alessandro Buscaglia di Libera. L’appuntamento si è aperto con la visione del documentario, che ripercorre i fatti principali dell’assassinio dell’avvocato, uomo che, come raccontato nella serata e nello stesso documentario, non si è mai voluto piegare a compromessi né alla volontà dei più forti. Una testimonianza nel filmato racconta: «Era il migliore di noi. Un uomo per bene, correttissimo, svolgeva la sua attività con un rispetto assoluto e inderogabile per le regole. Forse per questo è stato ucciso». Salvo Catania ha raccontato come ha appreso della morte dell’amico Serafino, «mentre rientravamo da un processo. Una notizia che mi lasciò sgomento. Serafino era un uomo tutto di un pezzo». Passanisi: «Serafino era un avvocato di quelli seri, quelli fedeli al proprio lavoro, coraggiosi. Come sarebbe oggi Famà? Di sicuro sarebbe un avvocato autonomo, libero, indipendente e coraggioso».

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