La lettera degli alunni dell'istituto Bottacchi alla città
Le quattro classi di terza media sono state protagoniste del progetto proposto dall’Associazione Territorio e Cultura ODV nell’ambito dell'iniziativa Costellazioni Urbane
E' ricca di spunti di riflessione e di significati la lettera scritta dagli alunni delle classi terze A, B, C e D dell'istituto comprensivo di Novara Bottacchi letta in occasione della grande festa della comunità all’insegna della condivisione e della convivenza pacifica svoltasi il 5 e 6 giugno. Due i momenti, carichi di significato, in cui si è articolato il percorso di creatività e impegno volto a far (ri)scoprire il Giardino del Mondo.
Il progetto
Le quattro classi di terza media dell’Istituto Comprensivo Bottacchi di Novara sono state protagoniste del progetto proposto dall’Associazione Territorio e Cultura ODV nell’ambito del progetto Costellazioni Urbane, coordinato dal Comune di Novara e sostenuto finanziariamente dalla Fondazione Cariplo.
La lettera
"Cara Novara e cari cittadini novaresi,
siamo gli studenti della classe terza della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo Bottacchi, con sede nel quartiere Rizzottaglia di Novara. Come classi della terza media abbiamo aderito alla proposta fattaci dall’Associazione Territorio e Cultura nell’ambito del progetto Costellazioni Urbane, coordinato dal Comune di Novara e sostenuto finanziariamente dalla Fondazione Cariplo di impegnarci in un percorso creativo che ci ha fatto riscoprire il Giardino del mondo, creato e voluto alcuni anni fa proprio anche grazie all’impegno degli studenti e dei docenti della nostra scuola.In un primo momento siamo stati nel Giardino per un laboratorio di lettura teatrale che ci ha spinti a metterci in gioco e ci ha fatto capire che la realtà è fatta di molti punti di vista e che le sfumature e il modo di raccontare e rappresentare le cose possono fare la differenza.
In un secondo momento abbiamo lavorato in gruppi. Eravamo a scuola ma ci siamo pensati nel Giardino, provando a immaginare cosa avremmo visto e cosa avremmo voluto vedere.Dopo questa esperienza abbiamo deciso di creare delle regole scritte in più lingue per preservare il giardino del mondo e ci siamo impegnati a raffigurare le regole per i più piccoli, per educare alle regole. Abbiamo realizzato due disegni, che alleghiamo a questa lettera, accompagnati da storie per sensibilizzare alla pace e alla cura del pianeta che sta morendo a causa delle guerre e del surriscaldamento globale.
Vivere e studiare in Rizzottaglia ci ha permesso di fare nuove amicizie con persone che provengono da tutto il mondo e vorremmo far di questa esperienza un tesoro da condividere con voi. In questi anni le difficoltà sono state numerose, dalla lingua all’integrazione, alla crescita personale, alla costruzione di un’identità.
"Cosa ci ha insegnato il Giardino del mondo"
Il Giardino del mondo situato di fronte alla scuola ci ha insegnato che tutti siamo cittadini del mondo e che possiamo convivere pacificamente; un posto che viene visitato ogni giorno da tantissime persone, dai più piccolini ai signori più anziani. Al centro del giardino si trova un ulivo simbolo mediterraneo della pace tra i popoli, i quali sono rappresentati attraverso le sagome dei cinque continenti: il lupo per l’Europa, il cammello per l’Asia, il bisonte per l’America, l’elefante per l’Africa e il canguro per l’Oceania.
Lo sapevate che in questo piccolo giardino si possono trovare piante tipiche di ogni continente? Lo sapevate che ogni anno gli alunni della nostra scuola si impegnano a restaurare le sagome e le panchine vandalizzate? Lo sapevate che nonostante il nostro impegno, il giardino del mondo continua ad essere inquinato e luogo di discriminazione e razzismo? Per aiutare il Giardino del mondo ad essere ancor più di ispirazione per noi e per altri ragazzi della nostra età, ci piacerebbe che la città ascoltasse tre parole-chiave.
Le parole chiave: curare
La prima è curare. Ci piacerebbe che ci fossero più cestini per poter mantenere il giardino più pulito e fare la raccolta della differenziata - attualmente al giardino del mondo c’è soltanto un cestino - perché è bello tenere pulito l’ambiente. Ad occhi chiusi vediamo meno inquinamento e più rispetto per il giardino e per la città, un posto dove le persone rispettano di più le regole e non gettano carte, lattine o altri rifiuti a terra. Inoltre, avremmo pensato a illuminare questo spazio con le luci con sensore per la notte che si accendano quando qualcuno è di passaggio per risparmiare sul consumo elettrico, sarebbe innovativo inserire dei giochi che producano energia rinnovabile, ci piacerebbe ci fosse la casetta dell’acqua oppure una macchina per riciclare la plastica, un punto di raccolta della plastica con ricompensa, o ancora un distributore sacchetti biodegradabili, un posto per parcheggiare le bici e caricabatterie ad energia solare e una Rete WI-FI pubblica.
Immaginiamo il giardino del mondo e Novara come un bioma interattivo, dove ci vorrebbero più controlli perché spesso i cani non sono al guinzaglio, non vengono raccolti gli escrementi, vengono gettati a terra mozziconi di sigaretta, ci sono furti e vandalismo.
Abitare
La seconda parola-chiave è abitare. Ci piacerebbe che nel Giardino ci fossero degli attrezzi per far sport e più giochi per bambini. Inoltre, avremmo pensato a un angolo nel quale ci si possa scambiare libri. Sarebbe bello anche inserire una buca delle lettere e dei pensieri.
Infine, crediamo che il Giardino del mondo potrebbe essere anche un luogo attrezzato per studiare o fare un pic nic, basterebbe aggiungere un semplice tavolo!
Decorare
La terza parola-chiave è decorare. Sarebbe bello ci fossero più fiori, soprattutto le rose bianche simbolo della purezza e dell’amore. e ci piacerebbe che venissero inseriti i colori dell’arcobaleno e le casette per gli uccellini.
In primavera il giardino si profuma della bellissima mimosa che abbraccia le donne del quartiere e questa deve essere preservata e tutelata.
Molte sono le idee che abbiamo in mente: vorremmo inserire una nuova fontanella, ridipingere l’entrata, decorare e sistemare il capanno (es. colorare il capanno con colori vivaci), garantire più manutenzione delle piante e delle siepi. Sarebbe bello aggiungere una targhetta con scritta la classe e la scuola che si è impegnata a riqualificare il giardino. Perché non inserire una sagoma di un animale come il panda che simboleggia gli animali in via di estinzione o ancora inserire bandiere dei paesi delle persone che vivono a Novara, creare un muro per la creatività nel quale scrivere frasi, ad esempio per contrastare il razzismo e l’omofobia.
"Prendiamoci cura del nostro giardino"
Cara Novara e cari cittadini novaresi, da questo percorso abbiamo capito una cosa importante: se abbiamo a cuore il mondo, l'ambiente e i suoi abitanti, l’impegno a prendercene cura deve iniziare dal nostro Giardino del mondo. Imparando a far crescere il nostro piccolo giardino e ad abitarlo come un luogo di tutti, si diventa davvero cittadini del mondo.
Con questa lettera quindi noi non vogliamo soltanto farvi sapere le nostre riflessioni e le nostre idee, ma vogliamo soprattutto invitarvi ad aiutarci in questo impegno, per il nostro Giardino, per la nostra città e per il nostro futuro.